Gli anni ’90, un decennio in cui è cambiato il mercato discografico, si sono evolute le tecnologie e quindi il modo di produrre musica e anche quello di fruirne.
Ma qual era la situazione all’inizio di quella decade, in cui l’industria dei dischi era ancora florida e si affacciava un mondo nuovo, quello dei cd, delle registrazioni in digitale con software oramai evoluti, periodi in cui ancora si poteva cavalcare il vecchio sogno di diventare una “rockstar” e in cui i produttori giravano il mondo e cambiavano le mode e gli stili?
Abbiamo avuto la fortuna di parlarne con due persone che si sono trovate in contesti di altissimo livello proprio in quegli anni e che hanno vissuto a fondo quell’esperienza.
Corrado Rustici: uno dei nomi più importanti di sempre nella produzione musicale italiana e internazionale (Zucchero, Elisa, Aretha Franklin, Whitney Houston, Herbie Hancock, ecc.) e Cesare Chiodo, altra punta di diamante della musica degli ultimi decenni, come musicista/autore/produttore per Raf, Laura Pausini, Adriano Celentano, Nek, Andrea Bocelli, Mina, Fiorella Mannoia e moltissimi altri.
Ecco cosa i due ricordano di quel periodo…
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