Se fino a pochi giorni stavano chiudendo i battenti i concerti programmati per fine marzo e aprile, adesso l’ombra del coronavirus si sta spingendo molto più in là, toccando anche i mesi estivi.
Ad esempio, è notizia di pochi giorni fa che i concerti italiani di Eric Clapton previsti per il 6 giugno a Milano e l’8 giugno a Bologna sono stati ufficialmente spostati rispettivamente al 26 e 28 maggio 2021.
Tra i tanti, altri musicisti che hanno annullato le proprie date sono stati i Metallica, che hanno deciso di fermare il loro tour negli Stati Uniti, organizzandosi per soddisfare i fan con un concerto in streaming a settimana. Stessa sorte per i Pearl Jam e il loro Gigaton 2020 Tour, per i Green Day e vari artisti e band che in realtà aspettiamo anche in alcuni importanti festival italiani.
Oggi arrivano le notizie dello stop all’edizione di quest’anno di due tra i più importanti festival musicali al mondo, a partire dallo storico Isle of Wight Festival.
Lo staff ha comunicato che il Festival si considera definitivamente cancellato per quest’anno e che si ridà appuntamento al 2021.
Stessa sorte per il Download Festival di Donington, anch’esso programmato per giugno e ora eliminato dai calendari. Come già visto sopra, nessun rinvio speciale, se non direttamente quello all’edizione del prossimo anno.
Pochi giorni fa, per completare il panorama britannico, anche il sontuoso Glastonbury Festival era stato annullato, pensare che proprio in questo 2020 avrebbe festeggiato il suo 50° anniversario!
Ma sono tantissime le manifestazioni che in questi giorni vengono repentinamente fermate, citiamo tra le molte l’Ojai Music Festival di musica classica (mai finora annullato in ben 74 anni di esistenza), l’Eurovision Song Festival di Rotterdam (anche in questo caso per la prima volta in 64 anni), il mitico Coachella (rinviato a ottobre) e così via, l’elenco inizia ad essere davvero lungo.
Resta quindi ora l’interrogativo per i Festival italiani, come il Firenze Rocks, gli I-Days milanesi, il Lucca Summer Fest, il Pistoia Blues, il Rock in Roma e così via…
Cosa succederà? Per ora non si hanno notizie ufficiali ma le prospettive non sono certo rosee, anche considerando il fatto che tanti artisti in scaletta hanno annullato i tour nei propri Paesi di provenienza, ci risulta quindi arduo pensare che possano viaggiare tra non molte settimane verso l’Italia e altri Stati per le proprie date internazionali.
Con, in più, l’enorme interrogativo di quando riprenderemo la nostra vita normale (che rimane ovviamente la priorità), che sicuramente non potrà passare in pochi giorni dai decreti che ci obbligano a stare in casa e grandi eventi e assembramenti di decine di migliaia di persone.
La speranza è l’ultima a morire, ma consigliamo vivamente di tenere d’occhio i siti di riferimento per i vostri biglietti, per capire se l’evento verrà confermato o se verrà rinviato o addirittura annullato, con conseguente, si pensa e si spera, rimborso dei biglietti stessi (in linea teorica tutti i festival dovrebbero essere assicurati in merito a catastrofi di questo tipo…).
Infine, una cosa ovvia: prima di tutto la salute, per la Musica live ci sarà tempo e luogo. #IoRestoACasa
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