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L’ Hi-Fi è solo un gioco per ricchi?

Un impianto Hi-Fi, che senso ha nel 2024? Ma soprattutto, è solo un gioco per ricchi - attempati - audiofili?

Il mondo dell’alta fedeltà suscita spesso reazioni contrastanti: da una parte, c’è chi lo considera un lusso riservato a pochi, dall’altra, ci sono gli appassionati che lo vedono come il mezzo per un viaggio emozionale e culturale attraverso la musica.

Abbiamo quindi deciso di esplorare il mondo dell’Hi-Fi e fare chiarezza eliminando i miti, alcuni dei quali arrivano non proprio da una totale falsità di situazioni, che pur esistono, ma sicuramente da una visione limitata solo verso gli estremi di un universo che invece è grande, affascinante ed è ancora alla portata di tutti, chiaramente con un minimo sforzo economico e iniziando da un entry level ben ponderato e non scelto a caso, o peggio, col solo gusto estetico o per sentito dire.

Lo facciamo con tre veri esperti del settore: Giulio Salvoni e Giancarlo Valletta di Audio 2G, persone attive professionalmente nel mondo dell’alta fedeltà da decenni, e il nostro oramai amico di lunga data Marco Fullone, sound designer di Radio Montecarlo, nonché grande collezionista di dischi e in particolare di edizioni limitate, rare e box set.

Con loro, scopriremo che nonostante esistano impianti estremamente costosi (senza parlare dei cosiddetti “necessori”, laddove gli audiofili incalliti spendono/sperperano cifre mostruose in onore del fine tuning), l’accesso a un’esperienza di ascolto di alta qualità è alla portata di molti, soprattutto oggi ben più di anni fa, grazie all’enorme balzo in avanti della tecnologia.
Anche con un budget limitato, è possibile avvicinarsi al mondo dell’alta fedeltà.

A coloro che, con buona dose di saccenza, sono già pronti a sfoderare la frase fatta attribuita ad Alan Parsons (in realtà mai confermata…) “gli audiofili ascoltano l’impianto non la musica”, diciamo subito che la chiave di un buon impianto Hi-Fi risiede nella capacità di suscitare emozioni e questo non è per forza direttamente proporzionale al suo costo.

Non è solo una questione di dettagli tecnici e cifre, ma di come la musica riesce a toccare l’anima dell’ascoltatore.
La qualità del suono, la fedeltà alla registrazione originale e la capacità di trasmettere l’intenzione artistica sono elementi fondamentali per creare un’esperienza d’ascolto coinvolgente. Come guardare un’opera d’arte da vicino e non a metri di distanza, con persone che passano davanti e magari anche il vetro della teca sudicio.

L’alta fedeltà non è solo un passatempo per ricchi, ma un universo da esplorare per chiunque ami la musica. Così come uno strumento musicale di migliore fattura riesce a nobilitare ancora di più l’arte di chi suona, un impianto ben assemblato riesce a farvi scoprire svariate nuance che non sospettavate, anche in quelle incisioni che ascoltate sin da adolescenti!

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