Chi l’avrebbe mai detto che Iggy Pop in un disco jazz dalle atmosfere così soffuse avrebbe funzionato alla perfezione? Ebbene, grazie alla maestria di tre grandi musicisti come Jamie Saft, Steve Swallow e Bobby Previte in questo Loneliness Road succede anche questo!
Andiamo con ordine, chi è Jamie Saft?
Sicuramente una delle menti più creative in circolazione. Pianista e polistrumentista, il quarantasettenne Saft ha una foltissima discografia alle sue spalle, iniziata appena 11 anni fa e capace di sfornare più di trenta dischi, senza farsi mancare moltissime collaborazioni e progetti vari a profusione.
Saft non è un comune musicista jazz, ma è uno sperimentatore, uno che ama le sfide e ardite joint venture. Nella sua carriera oltre al nostro amato Iggy si è trovato accanto ai Beastie Boys, ad esempio, o Dave Lombardo. Nel jazz ha firmato lavori con John Zorn, Marshall Allen e altri importanti nomi.
Ma così sembra quasi di parlare di un giovane emergente, mentre Jamie Saft è anch’egli, oramai, un grande nome del panorama discografico mondiale.
Steve Swallow è un bassista/contrabbassista che oramai ha spento ben 78 candeline e ne ha viste molte nella sua carriera. È anche grazie a lui che il basso elettrico è entrato a far parte del mondo jazz, prima di totale appannaggio del contrabbasso.
Steve non è solo un musicista, ma anche un compositore di talento, tanto che i suoi brani sono stati suonati da colonne portanti del jazz quali Chick Corea, Stan Gaetz, Bill Evans, Jim Hall, ecc.
Infine c’è Bobby Previte, il batterista. Classe ’51, è il batterista di Rain Dogs di Tom Waits. E già questo basterebbe a chiudere la partita. E anche in questo caso non siamo solo di fronte a un geniale batterista, ma anche a un grande compositore/orchestratore, che ha lavorato con successo anche per il teatro (con spettacoli a Broadway).
Quindi, se a questa meravigliosa ricetta aggiungete quel tocco di salsa barbecue quale è Iggy Pop, il tutto racchiuso in una registrazione analogica degna di tal nome, cosa ne può venir fuori se non un disco da avere assolutamente per rilassarsi il weekend armati di divano, poggiapiedi e un buon bicchiere di vino rosso?
A voi l’ascolto e, come sempre, anche il commento!
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