Nel 2014, dopo il fantastico esordio di Blunderbuss, l'eclettico Jack White fa uscire il suo secondo album solista. Si chiama Lazaretto e in copertina vede l'artista circondato da statue di angeli, piuttosto funeree a dire il vero, immerso in tonalità bluette.
Nel 2014, dopo il fantastico esordio di Blunderbuss, l’eclettico Jack White fa uscire il suo secondo album solista. Si chiama Lazaretto e in copertina vede l’artista circondato da statue di angeli, piuttosto funeree a dire il vero, immerso in tonalità bluette.
Ma dietro la copertina si cela un disco che, in versione vinilica, riserva davvero tante sorprese nascoste. White non ha mai nascosto la sua verve di “inventore matto” e qui non si è davvero risparmiato, generando quello che ha definito un “Ultra LP“.
Comunque sia, che lo ascoltiate in LP, CD o streaming, questo disco riserva anche tante sorprese musicali, confermando ancora una volta che la mente musicale di White è di una creatività e curiosità uniche.
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