La grandezza di “Skydog”, il soprannome di Duane Allman, nel mondo chitarristico e musicale è un fatto assodato. Grazie alla sua chitarra slide, sia gli Allman Brothers che tanti altri artisti, da Wilson Pickett ad Aretha Franklin a Eric Clapton, hanno portato le proprie canzoni decisamente a un altro livello.
Eat a Peach non fu un album facile da pubblicare, poiché arrivò all’indomani di quel maledetto incidente in moto che nel 1971 portò via per sempre Duane da questa terra. E come se non bastasse – il destino a volte è davvero bizzarro – l’anno dopo, cioé quello di pubblicazione del disco stesso, un altro componente della band, il bassista Berry Oakley, troverà la morte ancora per un incidente in moto in una strada a pochi isolati di distanza da quella fatale per Duane.
L’altra grande band del southern rock americano, i Lynyrd Skynyrd (tra parentesi, altra band altra tragedia, stavolta aerea…), dedicheranno a questo grande chitarrista la loro canzone più bella, “Free Bird”.
Per questo motivo, come ultima testimonianza della musica in vita di Duane Allman, e per il fatto che è un album misto tra live e studio senza che questo appaia come semplice riempitivo (anzi…), Eat a Peach è un album da custodire in collezione.
Peraltro, la band è stata attiva fino alla morte di Gregg Allman lo scorso anno e con due grandissimi chitarristi moderni in formazione, Warren Haynes e Derek Trucks, quest’ultimo nipote del batterista originario della band, Butch Trucks, purtroppo morto anch’egli suicida nel 2017.
Le lacrime sono tante, troppe, ma la musica scalda ancora il cuore. Dal caldo Sud degli States, ecco a voi la grande band dei fratelli Allman!
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