Cos’è una casa sulla spiaggia se non un luogo fuori dal mondo, un rifugio che racchiude promesse di serenità e ricordi spensierati a cui guardiamo con nostalgia nei lunghi autunni e inverni della nostra vita? E, allo stesso modo, quel rosso porpora, quel color ciliegia definito “depresso”, può forse essere qualcosa di più di una semplice tonalità, come una sensazione, un’atmosfera; l’autunno, con le sue malinconie e i suoi ricordi?Con il quinto album, Depression Cherry, i Beach House si confermano una realtà che non lascia nulla al caso. Il duo di Baltimora, composto dalla suadente voce di Victoria Legrand e le delicate intessiture di Alex Scally, riesce a congiungere in maniera unica coerenza e trasformazione musicale: ciò che resta immutabile è la casa sulla spiaggia, un orizzonte costante che però viene osservato, di album in album, da punti di vista diversi. Cambiano le luci, cambiano i sentimenti dell’osservatore; alcune volte si sogna, altre si ricorda.Depression Cherry è un disco di ricordi, che vibra cercando di accordarsi alle malinconie dell’ascoltatore per farle risuonare. A tal fine, i Beach House hanno abbandonato la corporeità che ha caratterizzato Bloom, indebolendo notevolmente il comparto ritmico. Gli arrangiamenti sono qui ridotti all’essenziale: il suono è meno incisivo ma più diffuso, con il sintetizzatore, più che la chitarra, ad orchestrare delle atmosfere dall’accentuato carattere shoegaze.There’s a place I want to take you / When the unknown will surround you, in questi versi, che si sdoppiano, avvolgenti, nel finale di “Levitation”, si trova una dichiarazione di intenti che va ben oltre il brano che apre il quinto album dei Beach House. Depression Cherry culla l’ascoltatore, per la sua intera durata, in un flusso di sensazioni dolce ed indeterminato; le carezzevoli melodie pop non sfociano più in climax ostentati, come nei dischi precedenti, ma mantengono un carattere più sommesso ma altrettanto coinvolgente.Non è solamente l’atmosfera ad essere omogenea, ma lo è anche la qualità della musica, anche se è innegabile che gli intimi sentimentalismi di brani come “Space Song” e “PPP” siano il miglior biglietto da visita per innamorarvi di quest’album. Depression Cherry è un album in cui è molto facile perdersi. Una preziosa colonna sonora ad immagini che, nonostante il tempo le abbia rese sfocate, sanno ancora accendere il cuore ed inumidire gli occhi.Francesco CiceroGenere: Dream popLine-up:
Victoria Legrand – voce, tastiera
Alex Scally – chitarra, tastieraTracklist:
1. Levitation
2. Sparks
3. Space Songs
4. Beyond Love
5. 10:37
6. PPP
7. Wildflower
8. Bluebird
9. Days Of Candy
Beach House – Depression Cherry
Cos'è una casa sulla spiaggia se non un luogo fuori dal mondo, un rifugio che racchiude promesse di serenità e ricordi spensierati a cui guardiamo con nostalgia nei lunghi autunni e inverni della nostra vita? E, allo stesso modo, quel rosso porpora, quel color ciliegia definito "depresso", può forse essere qualcosa
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