Il chitarrista Bill Frisell, decano della musica Jazz, fa seguito al suo acclamato album in trio del 2020 Valentine con l’uscita, il prossimo 11 novembre, di Four, una straordinaria meditazione di 13 tracce sulla perdita, la ripresa, l’amicizia.
Si tratta del suo terzo album da leader per la prestigiosa etichetta di musica jazz Blue Note, che lo ha accolto nella sua scuderia nel 2019.
Four offre nuove interpretazioni di quattro composizioni originali di Frisell (già registrate in occasioni precedenti) e nove brani nuovi. Prodotta da Lee Townsend, la registrazione ha visto riunirsi quattro amici – spiriti liberi, in perfetta sintonia musicale e umana – in una nuova formazione: Gerald Clayton al pianoforte e Johnathan Blake alla batteria, e il collaboratore di lunga data Greg Tardy al sassofono, al clarinetto e al clarinetto basso.
Una chitarra salvifica
Durante il lockdown, come tanti altri prolifici artisti, Frisell si stava richiudendo in sé stesso. “È stato traumatico non frequentare persone“, dice, “così ho preso la chitarra. E la chitarra mi ha salvato”.
In quei lunghi mesi aveva composto tantissimo e ha abbozzato molte idee. Così, quando ha fissato le sedute di registrazione che avrebbero dato vita a Four, aveva accumulato pile di quaderni pieni di appunti. Fornendo poco più di uno schizzo ai suoi colleghi artisti, Frisell li quindi ha invitati ad una sorta di orchestrazione spontanea, all’insegna della massima interazione.
“Tutti avevano un minimo di istruzioni, ma la situazione era del tutto aperta riguardo a chi, quando e anche cosa avrebbe suonato. L’assenza di un basso un po’ mi preoccupava, ma non pensavo tanto agli strumenti quanto alla reazione chimica che si sarebbe creata.“
Nella registrazione emerge la personalità di ciascuno degli artisti, sia sul piano melodico che su quello strutturale. Scelte forti ed al tempo stesso attentissime marcano fin dalle prime battute la profondità della proposta musicale.
Il contrappunto collettivo è mutevole e cangiante, ma fedele all’assunto ed al carattere di ogni singolo brano. Raramente qualcuno “si impossessa del microfono”. “Tutti danno il proprio contributo al collettivo, ritrovandosi a dialogare con gli altri“, dice Frisell. “Se ascolti il quintetto di Miles Davis, anche mentre Miles prende un assolo è il lavoro d’insieme che ti lascia sbalordito.“
Per alcuni aspetti Four riflette l’amore di Frisell per il genere definito Americana, così come il potente influsso del blues.
Ma ciò che regge il progetto è meno direttamente tangibile. “L’album cattura l’atmosfera di quei primi istanti in cui noi quattro ci siamo trovati a interpretare i nuovi brani“, dice. “La musica è incredibile, non ci capiterà più di suonarli nello stesso modo.“
Four sarà disponibile in vinile su doppio LP, in CD, e in digitale.
La tracklist
1) Dear Old Friend (for Alan Woodard) (2:25)
2) Claude Utley (5:15)
3) The Pioneers (5:43)
4) Holiday (3:47)
5) Waltz for Hal Willner (2:48)
6) Lookout for Hope (5:10)
7) Monroe (6:18)
8) Wise Woman (3:46)
9) Blues from Before (3:49)
10) Always (4:14)
11) Good Dog, Happy Man (3:03)
12) Invisible (4:50)
13) Dog on a Roof (6:42)
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