Come sarebbe il mondo senza ZZ Top, un po’ più povero, forse, sicuramente meno colorito e anche un po’ meno rassicurante; mancherebbero a molti quello sguardo ironico da uomini di mondo, le barbe inverosimili, la voglia di divertirsi e divertire e, neanche a dirlo, la chitarra spudorata di Billy Gibbons, il simpatico “Reverendo” texano. Il suo stile scarno, volutamente greve, cresciuto a dosi massicce di blues e rock’n’roll, ne ha fatto un’icona fra le più longeve del rock e, a quasi cinquant’anni dalla nascita della “Little ol’band from Texas“, oggi si può permettere anche di uscirne per un attimo e pubblicare a sorpresa un album in cui gioca con i ritmi cubani. Rispolverando antichi studi da percussionista latino (con il grande Tito Puente, mica il primo venuto…), Gibbons mette assieme diversi pezzi originali e alcune notevoli cover con una band mista di elementi portoricani, cubani e americani. Non sorprende che tutto diventi ballabile, che l’elemento orecchiabile non manchi mai e che la produzione valorizzi fino all’ultimo grammo le chitarre inconfondibili e la voce sexy di Billy, a costo di trattare quest’ultima a colpi di Autotune in stile Cher d’annata.
D’altronde, Gibbons è capace di trasformare qualsiasi cosa in un colpo di classe, come dimostrato a suo tempo nel periodo “dance” di ZZ Top, combattuto a colpi di synth senza curarsi delle critiche dei fan più puristi. Anche qui è inutile cercare una nuova “La Grange”, l’album ha un esplicito potenziale commerciale, ma… è veramente un problema? Bastano due note della chitarra di Billy Gibbons a raccontare tutta una storia per chi vuole ascoltare.Nell’album le cover sapienti di “Got Love If You Want It” (Slim Harpo) e “Treat Her Right” sono superate in “tostaggine” da una “Baby Please Don’t Go” deliziosamente funkeggiante, mentre rimangono in testa inesorabilmente i ritornelli di “Piedras Negras” e “Sal Y Pimiento”. Un tocco di rap affiora in più punti mentre, all’opposto, “Q’ Vo” è uno shuffle swingante in cui l’Hammond B-3 è protagonista.
La stessa title track è un perfetto biglietto da visita di Perfectamundo: riffoni rock, latinerie, rap, produzione raffinata. In totale 11 pezzi, usciti freschi freschi dal cappello inconfondibile di uno degli artisti più caratteristici e divertenti della scena internazionale.Tracklist:
Stefano TaverneseTutto lo Staff della Redazione di MusicOff.com è lieto, nonché onorato, di dare il suo caloroso benvenuto ad un nuovo membro del team, Stefano Tavernese, storico ideatore e direttore della trentennale rivista Chitarre, giornalista ed ottimo musicista polistrumentista con un dichiarato amore per la chitarra & affini. Avere una persona della sua esperienza e competenza a bordo non può che essere una spinta verso l’eccellenza ed un grande plus per i contenuti destinati a tutti noi MusicOffili. benvenuto Stefano!
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