We Need Solutions è il primo pezzo che apre il nuovo disco dei Bush, una band il cui genere è sempre stato piuttosto difficile da collocare: a metà tra grunge e rock forse, ma passando anche per venature punk.Fin da subito si nota come il suono sia diventato notevolmente più caldo e avvolgente, senza perdere un briciolo di cattiveria, anzi… merito forse della nuova produzione? La voce di Gavin Rossdale è sempre ruvida e “grattugiata” al punto giusto, magari non riesce a farci venire la pelle d’oca come interpreti di generi più leggeri, ma è senza dubbio appropriata al genere proposto. Stupendo, in questo pezzo, l’effetto dato dal giro di basso accoppiato al pedale di chitarra, che crea un effetto quasi alla With Or Without You degli U2.L’uso dei pedali (ossia uno strumento in sottofondo che esegue le stesse note mentre il resto cambia) è sempre stato una prerogativa dei Bush fin dai tempi di Swallowed, e anche nella seconda canzone, Head Full Of Ghost, essi ne fanno un massiccio uso.Il bello è che i suoni di chitarra decisamente ruvidi accoppiati a questa tecnica e mischiati alle corde vocali di Gavin, rendono il suono del gruppo molto caratteristico: può piacere o meno, ma senza dubbio è inconfondibile fin dal primo ascolto.Rossdale usa la voce in maniera molto bella e espressiva, anche un po’ troppo alla stessa maniera per tutti i pezzi, rischiando di causare un effetto troppo “monocorde”. Anche gli altri strumenti si comportano nello stesso modo, infatti tutti e 12 i pezzi sono stati composti da lui. Qualcuno potrebbe provare la sindrome del “troppo ripetitivo”.My Engine Is With You colpisce per il suono decisamente punk, che nulla ha da invidiare come impatto a band come i Bad Religion.Nell’album troviamo tutti pezzi belli, ma manca la punta di diamante, insomma il pezzo che risalti sopra tutti gli altri: mentre in passato questo ruolo è stato di Machinehead, Glycerine, Everything Zen, o la già citata Swallowed, qui manca forse la song che “brilli di luce propria”.Superman si presenta come una canzone molto interessante, nel ritornello sembra uno dei classici dei Pearl Jam; Inflatable è il lento del lotto, piuttosto orecchiabile anche se non rimane in mente a lungo. Land Of The Living, è il classico pezzo divertente da ballare, alla Smell Like Teen Spirit dei Nirvana. Davvero trascinante, fa venire voglia di scatenarsi.Nel brano di chiusura, Float, invece, troviamo un po’ dei Creed di Higher.Per concludere, possiamo dire che senza dubbio Golden State è un disco che piacerà a chi apprezza il rock alternativo ma non troppo pesante.Le canzoni sono tutte belle da ascoltare, anche se mancano di quel misterioso elemento aggiuntivo in più che le fa diventare dei classici indimenticabili del genere.
Casa discografica: Atlantic Records
Anno: 2001
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