Continuiamo a proporvi pezzi di storia della grande musica rock recensendo questo pilastro. Chi non conosce almeno The Final Countdown e Carrie di questo famosissimo gruppo? Crediamo siano ben pochi. Spesso però la forte fama porta a conoscere, di alcuni gruppi, solo le canzoni in cui sono stereotipati, ecco perchè ora cercheremo di farvi conoscere tutti gli aspetti di questo album e di tutti i suoi brani. Il gruppo non ha bisogno di presentazioni e nemmeno il periodo in cui si colloca. Siamo nel pieno degli anni ’80, il rock spopolava con chitarre distorte, tastiere, voci altissime e melodiche. Tutte le ragazze sognavano di sposare uno di questi capelloni cotonati e bellissimi. Nel CD troviamo tutti brani rappresentativi di quel periodo e di quel modo di suonare rock, basi di chitarra distorta su cui si lancia nel canto la splendida e melodica voce di Joe Tempest. Le tastiere sottolineano le linee melodiche dei brani, salendo di dinamica negli assoli e nelle parti senza cantato. Le chitarre sono tipiche di quel periodo: distorte, calde e piene di chorus, assoli veloci e fulminanti, in questo caso eseguiti magistralmente, dotati di una grande pulizia di suono. In realtà questi suoni sono ora dei classici, mentre all’epoca stavano nascendo; è da gruppi come gli Europe che sono nati nuovi modi di suonare il rock, molti gruppi metal prendono per esempio spunto da queste sonorità.Abbiamo per le mani sicuramente un disco che non dovrebbe mancare in nessuna casa di chi si ritiene un ascoltatore di buona musica rock in tutti i suoi generi. Questo è il disco più famoso del gruppo grazie ai singoli Carrie e The Final Countdown che li rendono famosissimi ancora oggi, ma gli altri brani del disco non sfigurano affatto di fronte a questi due colossi storici. Le tracce più ritmate sono nella forma classica, base distorta e tastiere tendenti ad ingrossare la melodia. I ritornelli sono orecchiabili e tutto il complesso porta a tenere il tempo col piedino per terra, impossibile rinunciare :-)Sicuramente giocati sull’orecchiabilità sono comunque ottimi brani. Le tracce più lente e romantiche sono quelle che hanno ispirato di più gli autori d’oggi. Qui si fa sentire di più anche l’importanza dell’arrangiamento. La dolcissima Carrie è il simbolo delle ballate rock/romantiche per tutti ormai. Le tastiere permettono di creare atmosfere molto soft e dolci, cosa che solo con le chitarre viene più difficile. Il ruolo della chitarra è quello di condire il tutto con splendidi assoli che portino quest’atmosfere ai massimi livelli di godibilità. Nei brani comunque lenti ma più, diciamo, “cattivi”, la chitarra si fa più presente anche nell’accompagnamento ma comunque sono gli assoli che la portano realmente a segnare il brano. Come esempio di questa filosofia vi proponiamo l’ascolto di Heart Of Stone, al cui interno si può ascoltare uno splendido assolo di chitarra veramente eccelso, come d’altronde ci si poteva aspettare. Nel complesso il disco è una leggenda ed ascoltarlo non potrà fare che accrescere la vostra convinzione che si meriti quel posto nell’olimpo del rock.
Casa discografica: Epic
Anno: 1986
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