Rock and Pop Songs for Fingerpicking Guitar è il primo disco di chitarra registrato in audio 3D. Lo racconta Gavino Loche nell’intervista di Luca Masperone.
Tra i più interessanti e virtuosi nuovi chitarristi acustici italiani, Gavino presenta il suo ultimo lavoro, una raccolta di riarrangiamenti ed esecuzioni per chitarra sola di alcuni storici brani appartenenti soprattutto alla sfera rock.
Il modo di suonare di Loche va verso una chitarra acustica ‘onnicomprensiva’, che arricchisce il livello di polifonia già tipico del fingerstyle introducendo assoli completi sostenuti da un giro di basso e un uso costante delle percussioni che nulla toglie alla parte armonica e melodica. Il tutto rigorosamente ‘loop station free’.
Fra punti forti dell’album arrangiamenti originali di classici come “Smells Like Teen Spirit”, “Smoke in the Water”, “Back in Black” e anche un’esecuzione di “Sultans of Swing” in cui suona il celebre assolo finale mentre contemporaneamente tiene un perfetto basso alternato e le percussioni.
La ripresa Binaurale utilizzata, a differenza della registrazione stereofonica tradizionale in cui le sorgenti sonore vengono distribuite nella dimensione destra-sinistra (1D), dà la possibilità di “entrare dentro il suono” per un ascolto davvero coinvolgente ed immersivo.
I suoni vengono percepiti come provenienti da tutte le direzioni (sinistra, destra, davanti, dietro, sotto, sopra, lontano e vicino l’orecchio) come se fossimo lì sul luogo della ripresa.
La scritta Recorded in 3D audio spicca sulla copertina. Questo come influenza l’ascolto?
Rock and Pop Songs for Fingerpicking Guitar è il primo disco di chitarra registrato con audio 3D. Questo dà all’ascoltatore la sensazione di essere presente al momento della registrazione. Il sistema di ripresa audio binaurale utilizzato per l’incisione si basa sulla fisiologia dell’udito umano e garantisce una dinamica naturale, una spazialità tridimensionale, massimo realismo e qualità timbrica.
È consigliato l’ascolto in cuffia, sempre meglio se di buona qualità; in alternativa si possono usare dei comuni diffusori: in questo modo si perde la percezione 3D lasciando però intatta la naturalezza e la profondità della ripresa.
Qual è stato il ruolo di Stefano Arciero, con il suo Mobile Mini Studio?
Il disco è stato registrato proprio grazie al supporto di Stefano, sound engineer esperto in tecniche di ripresa audio binaurale e titolare del Vs3D (Viaggi sonori 3D), un laboratorio artistico mobile che utilizza e promuove la metodologia di ripresa audio tridimensionale. Stefano svolge attività di ricerca e produzione nell’ambito della musica, del teatro, del cinema e delle arti figurative, della psicoacustica e della sperimentazione sul suono.
Parlaci del lavoro di registrazione del disco, rigorosamente senza sovraincisioni: dalla scelta dello strumento alla microfonazione, a come si sono svolte le sessioni.
Ho registrato tutto l’album con una sola chitarra ma, per ragioni di ‘privacy’ [ride – ndr], non dirò né la marca né il modello.
Neumann KU 100 'Binaural' Dummy Head
Per quanto riguarda la microfonazione ho usato solo un Neumann KU 100 ‘Binaural’ Dummy Head, con due capsule microfoniche a condensatore, insieme a un preamplificatore stereo valvolare della TL Audio, mentre i segnali dei pickup, piezoelettrico e magnetico, passavano da un preamp stereo della Grace Design.
Abbiamo registrato su Pro Tools e allestito il tutto nel mio studio. Ho fatto tre sessioni di incisione suddivise in tre giorni. Finite le registrazioni ho inviato le tracce a Pietro Nobile per missaggio e mastering.
Sei un maestro delle percussioni ottenute sulla chitarra acustica. Analizza per noi queste tecniche e spiegaci come le utilizzi in modo musicale e funzionale ai brani che suoni.
Ho elaborato la mappatura delle percussioni sulla chitarra, che analizzo e spiego nel mio libro Contemporary Fingerpicking Guitar, edito da Fingerpicking.net. In questo metodo tratto alcune delle ‘nuove’ tecniche della chitarra acustica, come tapping, left hand over the neck, triple-picking, crosspicking e le percussioni, appunto. Molti mi dicono che ho uno stile e una tecnica distintivi.
Chi si cimenta nello studio dei miei brani o dei miei arrangiamenti, mi riferisce che una delle principali difficoltà che incontra è da attribuirsi alle tecniche che utilizzo con la mano destra. Alcune delle quali molto personali, come il triple-picking: una tecnica che ho elaborato per economizzare i movimenti della mano destra e aumentare la velocità di esecuzione.
Il resto dell’articolo su Chitarra Acustica n.02/19.
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