Dopo circa tre anni di attesa, il gruppo romano dei Granada Circus ha pubblicato il suo secondo album d’inediti, uscito nel mese di aprile per conto dell’etichetta indipendente Warning Records e intitolato “Vertèbra”. Undici tracce frizzanti e dinamiche compongono un disco su cui la band ha lavorato per parecchi mesi prima di recarsi in studio di registrazione per arrangiare e quindi incidere il cospicuo materiale accumulato nel tempo.Vertèbra ha preso forma all’interno del Macchione, studio ubicato presso Castiglione Del Lago. I missaggi sono stati invece curati da Andrea Marmorini e Jacopo Gigliotti all’interno de La Cura Domestica di Perugia, mentre ad Andrea Suriani è toccato l’arduo compito di effettuare il mastering, avvenuto all’Alpha Dept. Studio di Bologna.Solo a quel punto il disco è tornato nelle mani dei suoi artefici, che con questa nuova e pregevole produzione, anticipata dal lancio del sorprendente singolo “Apprezzo A Stento“, dimostrano di essere cresciuti parecchio sia dal punto di vista della preparazione musicale, sia per quel che concerne la scrittura. E infatti ascoltando attentamente Vertèbra si nota in generale un’intraprendenza maggiore da parte dei Granada Circus, oggi sicuramente più sicuri dei propri mezzi, ma soprattutto più efficaci e spavaldi che mai nel modo di approcciarsi alla canzone.I brani che costituiscono questo disco appaiono nel complesso tirati, brillanti (“Zero Zen“,”Pachiderma“, “Tina“, “Indi Toys” e “Niente Di Strano” su tutti). E brillante è anche il linguaggio utilizzato dal gruppo. Da sottolineare tra l’altro il fatto che rispetto al precedente Granada Circus del 2012, Vertèbra comprende esclusivamente pezzi cantati in italiano, eccezion fatta per la strumentale “Sanpietro“, di certo una delle tracce più interessanti e coinvolgenti dell’intera raccolta.Del tutto assenti brani in lingua inglese, così come quegli episodi dilatati e psichedelici alquanto ricorrenti nell’album d’esordio del quartetto capitanato da Milo Trementini che vede Alessandro Siccardi alle chitarre elettriche, Federico Fascia al basso e Stefano Conigliaro alla batteria.Vertèbra raccoglie dunque una serie di pezzi piuttosto ritmati, quasi ballabili. L’attitudine è principalmente rock, ma non sono saltuari momenti di pura contaminazione in cui finiscono per emergere elementi funk piuttosto che elettronici. La sensazione è che i Granada Circus abbiano dato vita ad un album potente, solido, moderno, eclettico. Un disco pieno di canzoni belle ed immediate, destinate a funzionare ancora meglio dal vivo. Del resto è sul palco che si giudica la vera stoffa di una band, e fidatevi che on stage questi ragazzi suonano per suonare.Alessandro BasileGenere: Alternative RockLine-up:
Milo Trementini – voce, chitarre elettriche
Alessandro Siccardi – chitarre elettriche, cori
Federico Fascia – basso, cori
Stefano Conigliaro – batteria, elettronicaProgetti simili consigliati: Delirio A Baltimora, Fast Animals And Slow Kids, Jonny Blitz, Sadside ProjectTracklist:
1. Zero Zen
2. Apprezzo A Stento
3. Pachiderma
4. Tina
5. Indi Toys
6. Barcelona
7. Sanpietro
8. Niente Di Strano
9. La Sedia Di Vincent
10. Sotto Spirito
11. Anubi
Granada Circus – Vertèbra
Dopo circa tre anni di attesa, il gruppo romano dei Granada Circus ha pubblicato il suo secondo album d'inediti, uscito nel mese di aprile per conto dell'etichetta indipendente Warning Records e intitolato "Vertèbra". Undici tracce frizzanti e dinamiche compongono un disco su cui la band ha lavorato per parecchi mesi
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