Dopo l’epocale doppio lp Zen Arcade, gli Hüsker Dü portano l’hardcore in territori inesplorati, avviando con New Day Rising l’era del post-punk. Anime della band di punta della SST sono il cantante-bassista Grant Hart, spirito scarno e rabbioso, e il cantante-chitarrista Bob Mould, passionale e malinconico. I due si stancano presto dell’hardcore, genere al tramonto, in cerca di nuovi input dal passato (Buzzcocks, Clash) e dal presente (Butthole Surfers, Big Black, Bad Religion) e in New Day Rising creano una formula ancora punk ma con aperture melodiche e ritmiche. Il suono è distorto, quasi disintegrato, la voce disperata e urlante di Hart si alterna a quella solida e grave di Mould, a volte s’incrociano. Il risultato è lacerante e impegnativo: gli Hüsker Dü non tornano più indietro, guardano solo al futuro. New Day Rising è un segnale forte che la band dà e si dà: l’hardcore si è consumato, bisogna cercare altrove i suoni, il tutto a costo di rimanere soli, come ricorda l’immagine desolante della copertina, che raffigura un’alba scura e solitaria. Uno stimolo per resistere e continuare, fuori dal tunnel dell’alcol e della droga e dalle certezze della consolidata scena punk: “Never feeling normal, can’t accept the truth/ Resign… make it better” (59 Times The Pain). Maturo è il risultato di alcuni brani, come Celebrated Summer, che preludono alla svolta finale (e fatale) di Warehouse: Songs And Stories: “Then the sun dsintegrates between a wall of clouds/I summer where I winter at. And no one is allowed there”. Le liriche sono sempre più introspettive e partecipate, caratteristica che li farà considerare i padri dell’emocore; alcuni hooks accattivanti emergono da giri di chitarra ancora legati a schemi punk; diverse e brevi formule melodiche si sviluppano in ogni brano, equilibrate con le acide distorsioni. Il risultato è di forte impatto anche se sonoramente grezzo e povero. Nonostante tutto, il disco risulta più digeribile dei precedenti lavori, in linea con le fosche e melodiche sperimentazioni delle recenti produzioni dei R.E.M., band di coetanei che riceverà fama e onori al contrario dell’oblio in cui cadranno gli Hüsker Dü. New Day Rising è a metà strada tra Bad Brains dei Bad Brains e Reckoning dei R.E.M., è la chiave per il futuro dell’indie rock degli anni Ottanta e la via di salvezza per il punk.
Casa discografica: SST
Anno: 1985
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