Parlare di “reunion” è quantomeno azzardato, comunque sia i due membri fondatori* dei Pink Floyd, David Gilmour e Nick Mason, hanno ripreso in mano gli strumenti per realizzare un nuovo brano, intitolato “Hey Hey Rise Up“. Insieme a loro anche il bassista Guy Pratt e Nitin Sawhney alle tastiere.
Il primo brano dal 1994
Considerando che il loro ultimo album del 2014, The Endless River, non era altro che materiale recuperato dalle sessioni di The Division Bell di venti anni prima, questo singolo si può considerare il primo brano originale dei Pink Floyd degli ultimi 28 anni!
La canzone è stata registrata in modo piuttosto fulmineo lo scorso 30 marzo ed è uscita da poche ore. Lo scopo è supportare il popolo ucraino, che in questi giorni sta subendo tutte le conseguenze della guerra, momenti tragici a cui non avremmo più voluto assistere, soprattutto in Europa.
L’intento è raccogliere fondi per beneficenza ma anche quello di “mostrare il nostro supporto e dimostrare che gran parte del mondo pensa che sia totalmente sbagliato invadere un Paese democratico indipendente“, ha dichiarato David Gilmour.
I Pink Floyd, del resto, sono sempre stati sensibili al tema della guerra, soprattutto nella produzione di album più influenzata da Roger Waters, oramai da tempo fuori dal gruppo per dissidi interni (in particolare con Gilmour) e che a sua volta continua a prendere fortissime posizioni sui conflitti armati nel mondo, anche nel caso di quello russo-ucraino.
Un ospite speciale
Tornando a “Hey Hey Rise Up”, il brano contiene anche una performance vocale di Andriy Khlyvnyuk, membro della band ucraina Boombox. La sua voce è stata estrapolata da un suo post instagram mentre cantava a Kiev un brano folk di protesta scritto durante la prima guerra mondiale, “Oh, the Red Viburnum in the Medaw”.
A sua volta, il titolo della la canzone dei Pink Floyd deriva proprio dal verso finale di questo brano che conclude con “Hey, Hey, Rise up and rejoice” (“Ehi, ehi, alzati e gioisci“).
David Gilmour stesso ha conosciuto di persona Khlyvnyuk nel 2015, suonando al Koko di Londra in supporto del gruppo teatrale bielorusso Belarus Free Theatre, i cui membri erano stati imprigionati. In programma c’erano le Pussy Riot e, appunto, la band ucraina Boombox.
Khlyvnyuk ha ultimamente lasciato il tour mondiale della sua band per unirsi alla difesa della sua patria.
L’artwork è un dipinto del fiore nazionale dell’Ucraina, il girasole, creato dall’artista cubano Yosan Leon.
Gilmour ha dichiarato: “Stiamo provando rabbia e frustrazione per questo atto vile in cui un pacifico e democratico Paese indipendente viene invaso e il popolo ucciso da uno dei più grandi poteri del mondo”.
*sí, sí, Gilmour non è propriamente uno dei “fondatori”, anche se di quei PF “dagli anni ’80 in poi” lo è di sicuro in più di un certo senso. Cmq guardiamo la luna e non il dito, in piú non c’è bisogno di dire che Syd è sempre nei nostri cuori, è ovvio… 😉
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