Quando mi è stato proposto di recensire questo libro ho accettato subito di buon grado per due motivi: amo leggere biografie di musicisti e sono legato a doppio filo alla musica degli U2.
Nella mia esperienza in giro per il mondo ho conosciuto migliaia di fans del quartetto irlandese e la cosa lampante è l’amore viscerale, incondizionato, che non conosce ostacoli di lingua o latitudine. Chi ama gli U2 lo fa senza mezzi termini.
Non a caso il libro si apre con una lettera di Tatiana Pais Becher, una fan che racconta la sua incredibile storia, dove la musica si intreccia con l’impegno sociale.
Una premessa doverosa vista l’impossibilità di raccontare Bono senza parlare del suo lato filantropico.
Ma partiamo dall’inizio. Il racconto segue un filo cronologico e il primo capitolo è chiaramente dedicato ai primi anni di vita fino all’adolescenza del giovane Paul; il contesto storico-culturale dell’Irlanda degli anni ’60 e ’70 è molto ben descritto così come le dinamiche familiari degli Hewson. Fin da bambino è affascinato da artisti come Hendrix, i Beatles, gli Who e a 14 anni rimane letteralmente folgorato da David Bowie che da quel momento incarna per lui l’idea di rockstar.
Nel 1972 il figlio di Bob e Iris si iscrive alla Mount Temple High School, una delle due scuole irlandesi dove non si facevano distinzioni né sessuali né religiose, nonchè luogo di fondamentale importanza per l’evolversi della storia; un giovanissimo batterista alla ricerca di elementi per la sua Larry Mullen Band, mette un annuncio nella bacheca scolastica…
Due anni dopo Paul deve affrontare la prematura scomparsa della mamma Iris. Un dolore sordo, intenso con il quale dovrà imparare a convivere e del quale parlerà molto poco fino alla pubblicazione della canzone “Iris”, contenuta nell’album Songs Of Innocence del 2014. Il 1976 è l’anno più importante della vita di Bono; si fidanza con Alison Stewart, che diventerà poco dopo sua moglie e nella cucina del batterista Lawrence Mullen inizia l’avventura degli U2.
L’anno successivo la band inizia la sua collaborazione con Paul McGuinness, che rimarrà il loro fidato manager per ben 36 anni.
Da qui in poi il libro procede mantenendo l’attenzione su Bono, ma dedicando un ampio spazio anche agli altri membri della band; l’autore, il bravo Loris Cantarelli, impreziosisce ogni capitolo con testimonianze dei protagonisti, aneddoti e retroscena davvero succosi ed interessanti.
Seguono i capitoli più importanti della carriera musicale della band. Non può mancare l’ingresso in scena di Brian Eno, il produttore che plasmò la musica degli U2 e ne divenne a tutti gli effetti il quinto elemento.
Ogni disco viene raccontato con dovizia di particolari, dalla creazione fino al tour promozionale; scoprirete dettagli tecnici e dinamiche personali, intuizioni geniali e momenti di impasse. Nulla è stato tralasciato.
La musica è il fil rouge che unisce le innumerevoli sfaccettature di Bono; cantante, compositore, autore, attivista, imprenditore, uomo, marito, padre… un “pacifista aggressivo”, come si è definito lui stesso.
La sua storia è tanto densa che, in alcuni frangenti, ci troviamo a leggere un elenco di eventi che potrebbe risultare un poco asettico, ma decisamente doveroso per non perdersi niente.
Il libro è arricchito da bellissime fotografie che seguono la storia e ne scandiscono gli avvenimenti più importanti; ci sono riquadri dedicati alla genesi di alcune delle canzoni più significative e vignette con frasi inerenti a Bono rubate agli elementi della band e alle persone che hanno giocato un ruolo importante nella sua vita.
Molto interessante la striscia cronologica che appare in alcune delle pagine di sinistra atta a sintetizzare alcuni degli innumerevoli eventi legati alla storia.
Un libro che non può mancare nella libreria di ogni appassionato di musica!
Maggiori informazioni sul sito ufficiale Hoepli.
Aggiungi Commento