L’italico chitarrista Alessio Berlaffa ha le idee davvero chiare su come debba suonare il suo primo album solista (tralasciando svariate collaborazioni, lo si può ascoltare nei due dischi che ha registrato con i Doomsword, la sua band precedente), e il risultato rispecchia perfettamente quanto da lui dichiarato nelle interviste “si tratta di un concept album di 11 tracce sulla maestosità della natura… dal classic hard rock/metal anni ’80 passando per effettati clean strat sounds con arrangiamenti orchestrali fino al rock progressive…“
Bando dunque ai moderni album strumentali con il loro sound super prodotto, “se siete fan di Tosin Abasi, qui non troverete chitarre a 8 corde“, per un piacevole tuffo nel recente passato che strizza l’occhio a molti dei suoi miti: Van Halen,Yngwie Malmsteen, Andy Timmons, riconoscendo un particolare tributo al sempre verde Joe Satriani.
Album che si lascia ascoltare molto gradevolmente, complice la costante ricerca melodica, l’ottima produzione e il playing (quasi) mai esagerato di Berlaffa.
Adatto sia al musicista che al semplice ascoltatore, Electric Mist ci racconta la storia musicale del chitarrista non cercando l’originalità a tutti i costi ma riversando nell’opera tutto ciò che lo ha influenzato fino a farlo diventare il musicista che è oggi.
Volendo segnalare per forza delle tracce nella grande coerenza di EM, a me sono piaciute particolarmente “Big Sky”, la titletrack, “Elements” e “Down To Earth”.
Idee chiare, come dicevamo, e tanta passione: da ascoltare.
Formazione:
- Guitars, keys, synths and ukulele: Alessio Berlaffa
- Hammond: Alessandro Del Vecchio
- Bass: Alberto Bollati, Gianni Cicogna, Nicola Angileri, Franco Avalli, Thomas Plebani
- Drums: Corrado Ciceri, Erik Tulissio, Sergio Pescara
- Ospiti (chitarre): Gianluca Ferro, Rob Balducci
Per tutte le informazioni su come acquistare il disco collegati al sito ufficiale di Alessio Berlaffa.
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