L’artista
Carlo Lomanto è un poliedrico artista di origini napoletane. Vocalist, compositore e docente, ha conseguito i due diplomi in Jazz presso il Conservatorio di San Pietro a Majella, prestigiosa istituzione della Città del Sole, e vanta un’esperienza musicale ormai trentennale.
Decadi nelle quali si è dedicato a una costante ricerca sul potenziale espressivo della voce, diventando tra le altre cose uno dei principali punti di riferimento nazionale sulla tecnica scat.
Tutto questo scivolando con grazia tra i due grandi poli di aggregazione d’oltreoceano, per l’appunto il Jazz e il Blues, ma come nei più celebri casi analoghi della terra d’origine, qui impregnati di quel tanto di sentimento partenopeo che arricchisce l’espressione in una maniera che oserei definire inafferrabile e seduttiva.
“Blues in My Soul”
Jazz, Blues, Soul, Napoli: in un disco del genere non si può che trovare sentimento in quantità industriale. Dieci tracce, quattro delle quali originali e realizzate a quattro mani assieme a Fabio D’Andrea, vanno a dipingere uno scenario variegato, colto ma al tempo stesso piacevolmente ironico come tradizione vuole.
Tra le influenze del’artista si citano Pino Daniele ed Edoardo Bennato, entrambi debitamente omaggiati all’interno del disco: sono senz’altro due punti di riferimento con i quali Carlo si è divertito assai nella realizzazione di Blues in My Soul.
Ma a trovare ampio spazio nel materiale musicale è anche la componente tradizionale americana, saltando con disinvoltura da uno swing sostenuto a un’atmosfera maggiormente ballad.
Carlo dà sfoggio della sua abilità di vocalist con grande consapevolezza, non risparmiandosi affatto ma rispettando al tempo stesso le esigenze del prodotto musicale e senza essere minimamente invadente; una qualità che personalmente non manco mai di apprezzare.
In conclusione…
Blues in My Soul è un disco per chi ha “il cuore al posto giusto”. L’atmosfera di rilassata leggerezza che pervade l’album si integra alla perfezione con i momenti più riflessivi: in questo senso è esemplare la cover di “While My Guitar Gently Weeps“, la cui resa e intensità mi hanno regalato più di un brivido di emozione.
Al suo ottavo lavoro discografico, Carlo Lomanto dimostra di padroneggiare l’elemento musicale con tutte quelle consapevolezze che fanno della musica un argomento felice, non ultima la capacità di prendersi sul serio quel tanto che basta.
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