In Together at Last il più dotato autore americano della sua generazione è alle prese con undici pezzi del suo straordinario repertorio, spogliati del geniale abito sonoro che li ha rivestiti nelle versioni originali, messi a nudo in essenziali esecuzioni voce e chitarra acustica.
Questo è il primo titolo della serie Loft Acoustic Sessions, registrazioni intime direttamente dallo studio The Loft di proprietà dei Wilco, a Chicago.
Jeff Tweedy ha inciso versioni minime di brani della band madre ma anche di due dei suoi progetti paralleli, Loose Fur e Golden Smog.
Si tratta in ogni caso di composizioni immuni al passare del tempo (Jeff Tweedy e i Wilco sono tra quegli artisti che non finiranno mai fuori catalogo e che si ascolteranno ancora tra cinquant’anni), capaci di mettere in musica la migliore accezione di americano.
Si parte con un super classico del repertorio Wilco, “Via Chicago”, a metà ci si imbatte in una rarefatta e sempre più attuale “Ashes Of American Flags” e verso il finale in quella raffica di emozioni intitolata “Hummingbird”.
In mezzo ci sono però pezzi meno celebrati, in particolare una depotenziata “Downed On Me” oppure le deliziose “Lost Love” e “In A Future Age”, che rendono pienamente giustizia al talento del musicista di rimaneggiare una stessa canzone al punto da tirarci fuori ogni volta un’anima nuova.
Together At Last è un disco di sussurri e fischi (sì, il fischietto da focolare di Jeff è imperdibile!), di corde pizzicate con un’arrendevolezza mai gratuita.
Per chi non ha mai visto Jeff dal vivo in un solo show, è il miglior surrogato possibile.
Da ascoltare in religioso silenzio. Meglio se sorseggiando un buon bourbon e abbracciando la persona amata.
Pierluigi Lucadei
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