Molti conoscono di vista questi album, ma pochi ne conoscono la storia, quindi raccontiamola.L’uscita nel 1978, di questi quattro singoli è un evento impressionante ed unico al mondo, in quanto i Kiss non sono più un gruppo, ma rimangono uniti spiritualmente nel portare avanti, ognuno per se, il progetto del proprio lavoro da solista. Come per i Beatles, ogni fans ama i personaggi del gruppo in maniera diversa, quindi proporre sul mercato un album singolo per ognuno dei componenti è un’operazione che non può fallire. Questo quartetto di album vende 1.250.000 copie, ciascuno nei soli Stati Uniti, supportati da una delle più grandi campagne pubblicitarie mai fatte per una rock band. Parliamo dell’album da solista del personaggio più conosciuto del quartetto “dipinto”, il bassista Gene Simmons. Approfittando dell’occasione, Simmons inserisce in questo disco tutti quei pezzi che lui ama molto, ma che non sono adatti ai Kiss. Oltre a lui, a quest’album hanno collaborato molti nomi famosi come la cantante country/pop Helen Reddy, Cher, Joe Perry degli Aerosmith e Bob Seger, creando uno degli album più costosi prodotti all’epoca. Data l’immagine presentata dal bassista, tutti i fans si aspettavano un disco veramente potente e cattivo ed è qui che Gene Simmons gioca sulla sua immagine in maniera molto ironica. L’intro al disco, cioè l’introduzione della prima traccia, Radioactive, è qualcosa che lascia intendere che il sound che seguirà sarà veramente pesante e cattivo, invece rimarranno tutti stupiti nello scoprire la varietà del materiale presentato in questo CD. L’ultima traccia è una canzone della Walt Disney che mostra come il demone-vampiro abbia una moltitudine di lati sconosciuti, volendo dire attraverso questo pezzo che non importa da dove vieni perchè comunque i tuoi sogni possono realizzarsi. Soffermandoci sulle canzoni ci possiamo accorgere di come le parti di basso delle varie tracce siano ben congeniate e appropriate alla canzone che stà suonando. Da prendere in considerazione c’è sicuramente il ritornello di True Confession, melodico, quasi gospel, con un giro di basso in grado di farvi sentire veramente il ritmo nel sangue. Altra nota di rilievo è nella canzone Burning Up With Fever, in stile dance anni 70′, dove il basso ruggisce, soprattutto nel finale, le parti suonate in slap sono formidabili, ottimo suono, pulito, ma senza mai perdere di vista il ruolo del basso: tenere un groove appassionante. Dopo aver sentito questo disco possiamo avere un’idea di quanto sia importante il basso nella musica.
Casa discografica: Casablanca Records
Anno: 1978
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