Questo è l’album meno venduto della storia dei Kiss; storia che di sicuro fa impallidire molti gruppi! All’epoca, la formazione dei Kiss vedeva: Gene Simmons (basso), Paul Stanley (chitarra voce), Eric Carr (batteria) e Ace Frehley (chitarra solista). Finito il tour di promozione di Unmasked tornarono in America per lavorare al nuovo album, che promisero essere il più “hot” che avessero mai fatto. Con canzoni come Nowhere To Run e Partners In Crime le premesse erano buone! La “hottest” band voleva ricreare un disco come il precedente Destroyer del 1976, considerato l’album di maggiore successo. Durante la lavorazione all’album la band ingaggiò Bob Ezrin come supervisore alla produzione. Il nuovo produttore scartò subito la demo registrata dai Kiss e propose l’esordio di un concept-album, basato su una specie di musical; qualcosa che trascendesse il semplice rock ‘n’ roll. L’idea piaceva molto a Simmons e Stanley, ma Space Ace non la vedeva affatto bene, lui voleva tornare al vecchio hard rock che caratterizzò la band. La votazione, 2 a 1, perchè Carr non aveva potere di voto non essendo parte della formazione originale, decise per continuare sotto la supervisione di Ezrin, quindi per il concept-album. La storia di The Elder fece da “pilota”: un ragazzo destinato a diventare un guerriero contro le forze del male che volevano distruggere l’universo. Simmons, Stanley e Ezrin con l’aiuto di altri, tra cui Lou Reed e Tony Powers, crearono la prima traccia del musical. Ace Frehley disapprovava fortemente la scelta del musical e praticamente non contribuì alla creazione dell’album, escluso il pezzo Dark Light. A Ottobre l’album venne pubblicato! La reazione fu estremamente negativa da parte del pubblico che non apprezzò il cambio improvviso di sound. Questo è anche l’unico disco in cui non è ritratta la band in copertina. Il nuovo look imposto non era abbastanza accattivante, le maschere coi capelli corti stavano male e l’apparenza medievale era inappropriata allo stile della band. Quest’album, dal punto di vista delle vendite, fu un fallimento totale e non venne promosso né in tour né quasi mai dal vivo.A parte le vendite, che lo bollano come pessimo investimento, il disco non è affatto da scartare! Ovviamente chi si aspetta i “vecchi” Kiss rimarrà deluso. Il suono è diverso ed anche l’impostazione. Le canzoni non sono più basate sul mordente ritmo e sul suono accattivante, ma sono canzoni studiate appositamente per una colonna sonora.Sicuramente hanno fatto un buon lavoro. Le musiche coinvolgono e rendono bene l’idea di ciò che potrebbe essere stata la sceneggiatura, in quanto sono tutte studiate nei minimi dettagli. Sembra essere quasi un’accompagnamento della loro storia infatti, in alcuni passaggi, si può sentire un tocco dei “vecchi” Kiss.Sicuramente la canzone che rende meglio l’identità di questo gruppo è quella che vede la collaborazione di Ace Frehley, nella quale si sente che il suono somiglia di più a ciò che ci si aspetterebbe. Consigliamo a tutti coloro che non “amano” i Kiss solo per la loro immagine, ma li valorizzano anche come musicisti, di dare una possibilità a questo disco, che potrebbe appassionarli notevolmente. Chi apprezza la buona musica troverà sicuramente anche questo concept-album di suo gusto. Uno spezzone di vita dei Kiss che mostra ciò che sarebbero potuti essere, come una rivelazione di un mondo parallelo.
Casa discografica: Casablanca Records
Anno: 1981
Aggiungi Commento