HomeMusica e CulturaDischi & LibriLa buona musica suona ancora meglio se fa del bene

La buona musica suona ancora meglio se fa del bene

Una connessione trasversale tra la beneficenza, i fratelli Marley, un collettivo di musicisti da capogiro e un panorama di generi musicali di grande ispirazione.

Potrebbe essere questa l’estrema sintesi del primo risultato artistico in studio del bellissimo progetto musicale a sfondo benefico di cui vi parlo in questa occasione.

Una storia nobile e globale

Music for Love è una realtà nata nel 2016 su iniziativa dell’imprenditore Franco Nannucci e sviluppatasi in questi anni come istituzione impegnata nel garantire supporto attraverso eventi artistici. L’intento di tutto questo è dei più belli, importanti, urgenti: garantire le fondamenta economiche a progetti di sostegno a livello mondiale, con particolare attenzione alla cura dei più giovani che vivono in condizioni di povertà estrema.

La fonte di introito principale del progetto deriva dalla vendita dei biglietti per spettacoli di musica dal vivo, il cui ricavato viene devoluto a sostegno delle attività in forma integrale; a beneficiare di queste iniziative è ad esempio la Fondazione Fabrizio Meoni, intitolata al motociclista scomparso nel 2005 che tanto di buono fece in supporto delle popolazioni, e dei più piccoli in particolare, di alcune zone dell’Africa periodicamente in difficoltà.



Musica e Amore

Music For Love, Vol. 1 è il coronamento in studio di una serie di rapporti artistici che si sono sviluppati in questi anni di eventi e beneficenza. Ma anzitutto il disco sancisce una collaborazione di importanza assoluta: quella con l’organizzazione Ghetto Youths Foundation, una creazione di StephenDamian e Julian Marley (esatto, figli del Bob idolo del Reggae) che è al fianco di Music For Love condividendone i valori fondamentali e beneficerà di parte del ricavato dal disco, dal merchandise e dai concerti in programma.

Ma arriviamo alla musica, perché come detto tutti questi anni di eventi hanno permesso di sviluppare legami forti con musicisti di grandissimo spessore. Qualche esempio? Fabrizio Bosso, uno di quei personaggi che il Jazz di tutto il mondo ci invidia; ma anche i Dirotta su Cuba, il rapper americano Sonny King, il chitarrista di Jovanotti Riccardo Onori e tanti altri.
Ben 29 per l’esattezza i musicisti coinvolti nella realizzazione del disco, compreso il poco più che ventenne Pablo Nannucci, autore e rapper al quale ho voluto “dedicare” la copertina in virtù della giovane età correlata a un percorso musicale professionale già avviato in maniera esemplare.

Da un simile caleidoscopio artistico non ci si può che aspettare un risultato musicale multiforme. Provenienza e tradizione personale dei personaggi coinvolti fanno sì che Music For Love, Vol. 1 spazi con gusto e competenza ad altissimi livelli tra suggestioni di ogni luogo.
Troviamo allora il Rap che si fonde con la musica orientale, il Jazz standard che incontra elettronica e groove funky (come nell’intenso tributo a Miles Davis firmato da Bosso), non sorvolando sul moderno e frizzante Reggae dei due remix di “Speak Life“, una creazione dello stesso Damian Marley che ha autorizzato in persona le due reinterpretazioni.

Tanto di buono non solo da ascoltare

Produzione di livello top, un battaglione di musicisti abilissimi e l’eccellente realizzazione di numerose sfaccettature della cosiddetta Black Music: già così ci sarebbe abbastanza per considerare il disco meritevole di grande attenzione.
E in effetti si tratta di un lavoro notevole per qualità e capacità di intrattenere ed emozionare: tutti gli artisti coinvolti hanno contributo a dipingere uno scenario variopinto ma non per questo incoerente; il risultato è un vero e proprio affresco musicale moderno, di fronte al quale è davvero difficile guardare alle preferenze di genere.

Ma ribadendo quanto già espresso nel titolo dell’articolo, tutto questo è la cornice di un progetto meritevole del maggior supporto possibile: e allora sì, Music For Love, Vol .1 suona ancora meglio di come già potrebbe anche perché contribuisce a fare del bene.
Qualcosa di cui, forse mai come oggi, il mondo ha un estremo bisogno.