Il progetto Le Notti Di Masha prende il via alcuni anni fa in maniera tanto casuale quanto curiosa in quel di Berlino. Tutto avviene in un affollato club della capitale tedesca: è lì che il chitarrista Mark David ed il compositore Marco Taffini s’incontrano per puro caso. Chiacchierando, tra un bicchiere e l’altro, non solo scoprono di nutrire una forte passione comune per un certo tipo di musica, ma di essere anche corregionali. Passerà comunque circa un biennio prima che i due musicisti riusciranno a mettere su una vera e propria band intenta a proporre brani inediti dal piglio rock, o se non altro elettrico, con testi in italiano ed attitudini velatamente pop.
Siamo nel 2010. A seguirli nella nuova avventura ecco il batterista Emanuele Sartori e il bassista Daniele Chan Rubichini, il quale verrà successivamente sostituito da Gaetano Russo. A cosa si deve un nome del genere, così insolito e per certi versi eclettico? A detta stessa della band, Masha era il nome di una squillo incontrata proprio da David e Taffini presso l’Haus Dreich di Berlino, scomparsa poi in circostanze mai del tutto chiare. Una volta trovata una prima quadratura del cerchio, il giovane complesso umbro si ritrova in studio e, grazie ancora una volta alla complicità del caso, comincia improvvisamente a collaborare con il violinista Nikolaj Krasjénsky. Purtroppo, a causa di determinati motivi personali, questi sarà costretto a rinunciare al progetto dopo poche settimane. In ogni caso Krasjénsky stesso riuscirà a lasciare una forte impronta sul metodo di composizione e ricerca sonora alla band.
I mesi successivi alle iniziali registrazioni serviranno al gruppo per riarrangiare i brani destinati poi a dar vita all’omonimo Ep d’esordio rilasciato nel 2011. A poco più di un anno di distanza ecco invece un nuovo minicd: si tratta di Pezzi Di Te, seconda autoproduzione che Le Notti Di Masha hanno dato alle stampe nel mese di novembre. Pezzi Di Te contiene quattro tracce nuove di zecca. Forse poco materiale per giudicare bene la linea artista di un gruppo emergente. Ascoltandolo a ripetizione, si riesce però a capire in maniera adeguata quelle che sono le prerogative stilistiche di una band come, appunto, Le Notti Di Masha. Si tratta di canzoni tutto sommato pop, anche dotate di un buon tiro. Si potrebbe parlare di un pop rock ricco di chitarre elettriche. Chitarre che, in fin dei conti, risultano quanto mai necessarie per fornire ad ogni componimento in scaletta un registro sicuramente dinamico. Cenere è la canzone che apre il disco. Nulla di esaltante, sia chiaro. La struttura è molto semplice, nel senso che non riesce a fare a meno di un ritornello orecchiabile ma, tuttavia, abbastanza prevedibile e poco entusiasmante.
A non convincere, in questo caso, è anche il tocco quasi heavy delle chitarre elettriche, il cui suono riporta fin da subito a quello del rock italiano dei primi anni Novanta: sembra di risentire quasi il Michael Landau presente ne Gli Spari Sopra e in Nessun Pericolo Per Te… di Vasco Rossi (la storia si ripeterà poi nell’ultimo brano intitolato Sapendo Che Se Ne Andrà). Attenzione però: qui non è l’esplosività ad essere messa in discussione, quanto il fatto che i suddetti assoli siano leggermente inopportuni per quella che è l’economia generale della canzone. La successiva Il Nero si regge su una base sempre rockeggiante e denota echi quasi funky. Anche qui, purtroppo, non intriga lo sviluppo, specialmente per la scelta di inserire verso il finale altri soli di chitarra senz’altro roboanti ma non molto calzanti, adeguati, con il resto. Pure il testo purtroppo non mostra segni di grande spessore. Si arriva poi ad Inferno & Disco, altro pezzo che si avvale di una decisa impronta elettrica, tuttavia non proprio decisiva ai fini di un ottimo esito globale.
Sapendo Che Se Ne Andrà possiede i tratti tipici di una rock ballad dal respiro italico. Siamo sempre al solito punto: sonorità già sentite, produzione prevedibile, poetica non del tutto di spessore e flebile incisività. Per essere più chiari: nulla di originale. Alla luce di tutto ciò non ci è possibile dare la piena sufficienza ad un Ep in ogni caso valido e scritto con tanta buona volontà. Certo è che per sorprendere in futuro sarà necessaria una crescita importante, tale cioè da far raggiungere in fretta a Le Notti Di Masha quella giusta maturità che potrà condurli verso traguardi non indifferenti. Tempo, impegno quotidiano, dedizione ed applicazione permetteranno a questo giovane quartetto di capire come muoversi meglio per stupire anche i più scettici.
Alessandro Basile
Genere: Pop Rock
Line-up:
Marco Taffini – voce, chitarre
Mark David – chitarre
Gaetano Russo – basso
Emanuele Sartori – batteria
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Tracklist:
1. Cenere
2. Il Nero
3. Inferno & Disco
4. Sapendo Che Se Ne Andrà
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