Manu Chao può essere considerato senza dubbio il portavoce in musica del Popolo di Seattle e degli antiglobalizzatori in generale: Clandestino (1998) ha venduto due milioni di copie (senza contare quelle duplicate ed imprestate) senza la minima promozione commerciale, ma attraverso un fitto e sotterraneo passaparola.Con Proxima Estacion: Esperanza, come per il precedente disco, Manu Chao ci offre un disco “politico” che riflette il suo pensiero e il suo stile di vita da giramondo. L’album è un miscuglio di lingue diverse, francese, portoghese, spagnolo, arabo, inglese e portugnol, una sorta di esperanto dei popoli che abitano a ridosso delle frontiere nord-sud, di stili musicali diversi, il patchanka dei Mano Negra, gruppo di cui Mano Chao era il leader, il reggae, le sonorità arabe.Proxima Estacion: Esperanza è un disco maturo che ripropone lo stile ed i temi di Clandestino attraverso una maggiore cura e ricerca dei suoni e dei ritmi, smentendo chi non credeva che Manu Chao fosse in grado di proporre un disco altrettanto coinvolgente e stimolante.Al di là dei temi politici, l’album va visto soprattutto come un raccoglitore di stati d’animo del momento e suoni catturati al volo, grazie al suo studio di registrazione portatile. Ascoltandolo si ha proprio la sensazione di viaggiare, clandestinamente, seppur con la fantasia, tra il Brasile e l’Africa settentrionale, il Chiapas e la periferia di qualche metropoli. Seguendo le tracce del disco, Manu Chao veste i panni di Bob Marley e Compay Segundo, Bob Dylan e Caetano Veloso.Proprio a Bob Marley è dedicata una canzone, Mr Bobby, mentre i momenti migliori del disco sono il singolo Me Gustas Tu, un inno di tutto ciò che piace a Manu Chao, dalla marijuana alla moto, alla notte e la montagna, e Denia, canzone quest’ultima cantata in arabo.La band che accompagna Manu Chao sono i Radio Bemba, una formazione dalla composizione variabile e vasta, che vanno dagli strumenti classici, chitarra basso e batteria, alle percussioni, cori ecc., tutto ciò che serve a dare il giusto colore ai pezzi. I musicisti sono quindi africani, sudamericani, cubani, etc…Proxima Estacion: Esperanza è ottimista, semplice, umile, diretto, variopinto, alternativo, l’ideale quindi come colonna sonora per sfuggire dalla routine quotidiana, da ascoltare ad esempio quando si è imbottigliati nel traffico cittadino.
Casa discografica: Virgin
Anno: 2001
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