Mimmo Langella è uno dei più talentuosi chitarristi italiani e per il suo 50esimo compleanno ha deciso di fare lui il regalo a noi: esce oggi A Kind of Sound, il nuovo album che ha un cuore black.
Per chi ancora non lo conoscesse da vicino (date anche un occhio al suo website), Mimmo Langella è sicuramente uno dei chitarristi più importanti di tutta la scena jazz italiana, ma al lato classico di questo genere ama fondere anche tutte le altre influenze della musica “black”, in particolare il linguaggio sensuale e caldo della Soul Music.
In questo modo, la sua scrittura musicale non è fine a sé stessa e chiusa in un’ottica di osticità e manierismo, ma entra nelle orecchie e nelle “vene” degli ascoltatori grazie a un messaggio da subito fruibile, pur comunque raffinato, di classe.
Non sono poi molti gli italiani che a cavallo tra gli ’80 e i ’90 hanno la possibilità di studiare negli Stati Uniti, ma il giovane Langella ha le idee chiare: recarsi a Berklee per studiare con i più grandi maestri presso la famosa School.
Raggiunge la west coast e si diploma con lode al GIT (Guitar Institute of Technology) di Hollywood nel 1994. Non solo, in Italia consegue con il massimo dei voti lauree di primo e secondo livello in Musica Jazz presso il Conservatorio di Napoli.
Seguono altri titoli di studio, sempre con lode, che non stiamo qui ad elencarvi, a cui si uniscono corsi e seminari con i massimi esponenti internazionali del Jazz e della Fusion, da Scott Henderson a Frank Gambale, da Jim Hall a Joe Diorio e così via…
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Ma torniamo al disco, a questo A Kind of Sound edito per la Smoothnotes Publishing – GBMusic. Si tratta del quarto progetto musicale e discografico di Mimmo, che esce a ben 6 anni di distanza dall’ultimo Soul Town del 2012.
Partiamo da un dato fondamentale: il disco è frutto di una performance che si potrebbe definire “istintiva”, dato che è stato registrato in soli due giorni e mezzo in due session, a novembre 2017 e a giugno 2018.
La band è ristretta: dietro le pelli c’è Pasquale De Paola, già incontrato nei precedenti album di Langella, mentre al basso di sono alternati Daniele Sorrentino, principalmente al contrabbasso, e Gabriele Lazzarotti.
Da questa “intimità” giocata in un lasso di tempo assai corto nasce quest’album che, come suddetto, ancora una volta coniuga l’anima Jazz di Mimmo con le vette espressive della Black Music a 360°. Questo soprattutto quando si analizzano le fondamenta ritmiche dei brani.
Rispetto ai lavori precedenti però, Langella ha voluto ottenere un sound che lui stesso definisce più “asciutto”, mancano infatti strumenti visti nei lavori degli scorsi anni che intessevano una tela armonica più densa, sopra cui Langella poggiava le sue melodie e improvvisazioni.
Tranne un episodio di tastiere, mancano del tutto il piano Rodhes e l’Hammond, per far maggiore spazio al dialogo tra chitarra, basso e batteria, tre voci più distinte e definite, non più amalgamate un un fluido sonoro ma ben identificabili e posizionabili nelle loro azioni e pause, nel loro interplay.
Come detto sopra, c’è molto groove in questo disco, basti sentire brani come “Pas Groove” (introdotto peraltro assai simpaticamente da una voce partenopea fuoricampo) o la cover “Inner City Blues“.
Il suono è corposo, già la opening track mostra come ogni strumento sia in primo piano e la chitarra di Langella sia davvero “reale”, se ne può sentire ogni sfumatura del tocco e percepirne anche la natura. Sulla copertina Langella appare con una bella Gibson Les Paul Goldtop armata di due P90 e il suono del disco rende assoluto merito al prestigioso strumento.
Anche il contrabbasso in “Sunday Mood” è assolutamente reale, si può bene assaporare il tocco sullo strumento, che va a creare questo strano rapporto con una base percussiva invece dal timbro più elettronico e regolare.
Altro dato importante: non si tratta di un disco del tutto strumentale, al terzo brano “The First Day” si può apprezzare il cantato dello special guest Marcello Coleman (altri ospiti sono Roland Cabezas alle voci secondarie e Massimo Gargiulo alle tastiere).
Vi proponiamo qui il videoclip di questo brano, forse il più “pop” di tutto il disco e sicuramente in direzione di coinvolgere un maggior numero di (buoni) ascoltatori.
Un disco quindi molto melodico, con un finale peraltro assai romantico su chitarra classica.
Decisamente un ottimo modo per festeggiare il mezzo secolo per Mimmo Langella, a cui porgiamo i nostri migliori auguri e allo stesso tempo anche gli in bocca al lupo, oggi si può!
Da oggi troverete A Kind of Sound in tutti gli store digitali, come:
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Domenica 25 novembre il disco sarà presentato live al Fonclea Pub di Roma, se siete in zona non perdetevi il concerto!
TRACKLIST
1. Kool Man
2. Sunday Mood
3. The First Day
4. Inner City Blues (Make Me Wanna Holler)
5. More Soul
6. Old School Lady
7. Pas Groove
8. Impossible Love
LINEUP
- Mimmo Langella – electric guitar, classical guitar (8)
- Pasquale De Paola – drums
- Daniele Sorrentino – double bass (2, 5, 8), bass (3)
- Gabriele Lazzarotti – bass (1, 4, 6, 7)
Guests:
- Marcello Coleman – lead vocals (3)
- Roland Cabezas – backing vocals (3)
- Massimo Gargiulo – keyboard (3)
CREDITS:
- Produced by Mimmo Langella
- Assistant Producer: Pasquale De Paola
- Executive Producer: Giacomo Bondi
- Recorded, Mixed and Edited by Francesco Giuliano @ Soundinside Basement Records, Frattaminore, NA except classical guitar on “Impossible Love” recorded by Luigi Esposito @ Scere Aram, Scafati, SA
- Mastering: Bob Fix
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