Raccontare storie attraverso sonorità inusuali ed inaspettate, questo sembra essere l’obiettivo dei Moostroo, progetto lombardo composto da tre ex membri dei Jabberwocky, interessante band del nord Italia nota per il suo intrigante, nonché brillante, stile musicale molto vicino alla patchanka.L’11 marzo è uscito il primo disco del gruppo capitanato dal cantante e chitarrista Dulco Mazzoleni, gruppo in cui figurano pure il bassista Francesco Pontiggia e il batterista Igor Malvestiti. “Moostroo” contiene nove canzoni tanto particolari quanto valide. Tutti i pezzi in scaletta si contraddistinguono per un arrangiamento che sembra tendere decisamente verso l’elettricità. E pensare che all’inizio questi pezzi erano stati immaginati e concepiti con un’impronta acustica.
Poi, quando la fase di composizione era già quasi archiviata, i tre musicisti hanno pensato bene di inserire le distorsioni e di alzare i volumi, donando così maggiore intensità al materiale accumulato fino a quel momento. Importante, nell’economia generale dell’album, anche l’approccio e la spinta della sezione ritmica: basso e batteria svolgono qui un lavoro davvero notevole, sorreggendo con estrema ed apparente semplicità le trame tessute dalle chitarre elettriche di Mazzoleni.Ascoltando con attenzione il disco, c’è la sensazione che la grande bravura dei Moostroo non si esaurisca soltanto nell’impeccabile elaborazione di un suono alquanto massiccio ed avvolgente. Il trio bergamasco dimostra infatti di possedere stoffa e talento anche e soprattutto nella scrittura dei testi. Stupisce più che altro la grande varietà di chiavi di lettura che i Moostroo riescono ad individuare per parlare di temi spesso e volentieri affini, in cui basterebbe davvero poco per risultare ridondanti.
Inoltre i Moostroo sanno bene cos’è la sintesi. E sanno perciò cosa significhi riuscire ad essere chiari e concreti senza dover usare troppi versi. L’equilibrio di “Moostroo” si riconosce subito notando come le parole non finiscano mai per prevalere sulla musica, e viceversa. Più di un lettore si aspetterebbe ora una descrizione traccia per traccia del cd. E invece no.
Non c’è bisogno di un’analisi del genere a questo punto dell’articolo. C’è bisogno, più che altro, di fiducia rispetto a quanto detto finora su di un album dignitosissimo. Un album che trasuda di qualità e maturità. Completamente autoprodotto, “Moostroo” è stato realizzato da Mazzoleni e soci assieme a Stefano Gipponi de Le Capre A Sonagli, altro ottimo progetto che si consiglia vivamente di scoprire. Sorprendenti e pragmatici. Promossi.Alessandro BasileGenere: Alternative RockLine-up:
Dulco Mazzoleni – voce, chitarre
Francesco Pontiggia – basso
Igor Malvestiti – batteriaProgetti simili consigliati: Le Capre A Sonagli, Alessandro Fiori, Elio Petri, VesselTracklist:
1. LPS
2. Il Prezzo Del Maiale
3. Valzerino Di Provincia
4. Silvano Pistola
5. Umore Nero
6. Bacio Le Mani
7. Underground
8. Autocomplotto
9. Mi Sputo In Faccia
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