Il 2012 è stato un anno decisamente prolifico a livello musicale. Le ottime uscite sono state davvero molte e spesso è stato difficile tenere il passo con il numero di dischi sfornati dalle tante band, vecchie e nuove, che popolano il panorama internazionale. Abbiamo visto il ritorno in grande stile di gruppi del passato quali Van Halen, Smashing Pumpkins e Dinosaur Jr, come anche il comeback di grandi artisti quali Francesco Guccini, De Gregori o Fiona Apple con il suo “The Idler Wheel Is Wiser Than the Driver…”. Il 2012 ha visto anche il confermarsi di tanti progetti ormai attivi da qualche anno come Grizzly Bear, Converge, Godspeed You! Black Emperor e Deftones. Non solo un anno di grandi ritorni e conferme ma anche di ottime novità, tra le tante si sono affacciate band come gli Alabama Shakes, in grado di dare una bella scossa al panorama internazionale, senza poi infine dimenticarci dell’ambiente italiano, sempre interessante e capace di grandi sorprese.In redazione abbiamo deciso, con il Natale alle porte, di stilare una personale classifica dei quindici migliori dischi usciti nel 2012 uscente, decretando per ogni lista un vincitore. Le liste sono state redatte dai tre principali redattori della sezione recensioni, così da poter dare una panoramica molto più ampia grazie alla varietà di diversi gusti personali.
Cogliamo l’occasione di ringraziarvi per il supporto e l’attenzione che dedicate al nostro lavoro, aggiungendo in questa vigilia di Natale i migliori auguri per un felice e sereno Natale.
Buona musica a tutti.
La Redazione di MusicOff.comFrancesco Cicero’s Christmas Selection:
Non puoi ascoltare gli Swans mentre fai la spesa o cose del genere: o l’uno o l’altro. Il problema è che non ci siamo più abituati, circondati perennemente da melodie che ci intrattengono entrando da un’orecchio e uscendo immediamente dall’altro. Per questo la band di Michael Gira resterà sconosciuta ai più, nonostante abbia confezionato alcune delle esperienze sonore più sconvolgenti degli ultimi decenni. Tra queste anche “The Seer”, culmine di trent’anni di carriera: un doppio cd che sfiora le due ore, formato da atmosfere infinite, surreali, in una dimensione temporale unica. Un album che ti coinvolge visceralmente, ma sa anche essere straniante, che ti lascia senza parole, ma pieno di pensieri, costringendo la mente ad associazioni uniche e suggestive. Gli Swans si confermano una band inesauribile, ancora capace, alla dodicesima fatica, di muovere un passo imprevedibile: “The Seer” è un’alchimia post-apocalittica di vari linguaggi musicali, fuori da qualsiasi convenzione preconfezionata. Mettere in fila indiana degli album non è una delle mie attività preferite, ma almeno questa volta gli Swans mi aiutano con un lavoro a cui si potrebbe giusto rimproverare di essere inadatto a fare da piacevole sottofondo alle nostre attività quotidiane… ma siete proprio certi sia un difetto?2. Godspeed You! Black Emperor – “’Allelujah! Don’t Bend! Ascend!”
3. Fiona Apple – “The Idler Wheel Is Wiser Than the Driver of the Screw and Whipping Cords Will Serve You More Than Ropes Will Ever Do”
4. Converge – “All We Love We Leave Behind”
5. Beach House – “Bloom”
6. Deftones – “Koi no Yokan”
7. Between the Buried and Me – “The Parallax II: Future Sequence”
8. Grizzly Bear – “Shields”
9. Tame Impala – “Loonerism”
10. Dead Can Dance – “Anastasis”
11. Baroness – “Yellow and Green”
12. Andy Stott – “Luxury problems”
13. Änglagård – “Viljans öga”
14. Uochi Toki – “Idioti”
15. Dr. John – “Locked Down”
Alessandro Basile’s Christmas Selection:
Dopo la non brillantissima prova in studio del 2010, intitolata “Koonyum Sun” e fortemente marcata – soprattutto nelle ritmiche – dalla presenza del duo Izintaba, il talentuoso polistrumentista oceanico è tornato in pista con un album senza dubbio più ammaliante e suggestivo. Mistico, selvaggio, inquietante e in alcuni frangenti terapeutico, Spirit Bird è forse una delle migliori raccolte di tracce inedite di Mr. Rudd. Forse non ha la potenza di “Dark Shades Of Blue”. Forse non denota la sperimentazione di “Solace”. E forse non contiene neanche quegli autentici gioiellini racchiusi in “White Moth”. Fatto sta che “Spirit Bird” ha nell’eterogeneità e nella purezza dei suoni le due principali peculiarità che, alla lunga, finiscono per convincere. All’interno di questo album emerge tutto il talento, tutta la dedizione del funambolico compositore di Torquay, ispiratissimo come non mai dal punto di vista creativo. Colpisce come sempre la sua incredibile prolificità, la sua capacità di scrivere vagonate di canzoni in tempi brevissimi che se non emozionano, lasciano comunque il segno per la profondità che riescono a suggerire, sia che si tratti di pezzi ipnotici, sia che si tratti di brani più incalzanti. Un lavoro sontuoso, prodotto in maniera magistrale. Un disco, Spirit Bird, che non può non rapire.2. Francesco Guccini – “L’Ultima Thule”
3. dEUS – “Following Sea”
4. Afterhours – “Padania”
5. Iacampo – “Valetudo”
6. Giangrande – “Directions”
7. Deftones – “Koi No Yokan”
8. Filippo Gatti – “Il Pilota E La Cameriera”
9. Radio Moscow – “3 & 3 Quarters”
10. Guano Padano – “2”
11. Francesco De Gregori – “Sulla Strada”
12. Calibro 35 – “Ogni Riferimento A Persone Esistenti O A Fatti Realmente Accaduti E’ Puramente Casuale”
13. Ronin – “Fenice”
14. Pontiak – “Echo Ono”
15. The Smashing Pumpkins – “Oceania”
Francesco Sicheri’s Christmas Selection:
Dopo il tanto acclamato “Diamond Eyes” era difficile replicare con un disco di pari livello, l’unico modo per riuscire nell’impresa poteva essere quello di tentare qualche strada inaspettata, ed alla fine è andata proprio così. “Koi No Yokan” è un disco fresco, che dimostra l’ottima salute di certe sfere dell’ambiente più heavy, non ancora totalmente relegato a morir di nostalgici sospiri. I Deftones hanno sfoderato un disco violento ed allo stesso tempo estremamente sentimentale, capace di rapire e regalare diverse sorprese. È ricco di atmosfere questo “Koi No Yokan”, esattamente come la band che l’ha partorito, da sempre capace di costruirsi un proprio mondo all’interno delle etichette che gli vengono attribuite. “Koi No Yokan” suona attuale e senza remore, sfoderando dei Deftones ispirati e capaci di mettersi in gioco anche là dove ci si poteva aspettare un passo falso. Dopo il grave incidente accaduto a Chi Cheng la band dimostra di sapersi rialzare in maniera egregia, anche quando a venir meno è una delle pedine fondamentali nell’economia del gruppo.
2. Graveyard – “Lights out”
3. Alabama Shakes – “Boys & Girls”
4. Lorenzo Feliciati – “Frequent Flyer”
5. Crippled Black Phoenix – “No Sadness of farewell”
6. Grizzly Bear – “Shields”
7. Great Lake Swimmers – “New Wild Everywhere”
8. The Shins – “Port of Morrow”
9. Fiona Apple – “The Idler Wheel Is Wiser Than the Driver of the Screw and Whipping Cords Will Serve You More Than Ropes Will Ever Do”
10. Sigur Ros – “Valtari”
11. John Frusciante – “PBX Funicular Intaglio Zone”
12. Amaze Knight – “The Key”
13. Admiral Fallow – “Tree bursts in snow”
14. Smashing Pumpkins – “Oceania”
15. Ash Grunwald – “Trouble’s Door”
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