All’uscita di Friday Night in San Francisco nel 1981 un lungo fremito di entusiasmo percorse le fila di chitarristi e semplici amanti delle sei corde. Un decennio dopo l’esordio dirompente della sua Mahavishnu Orchestra, John McLaughlin, fresco dell’esperimento proto-world degli Shakti, riproponeva i suoi virtuosismi con l’acustica assieme a due partner altrettanto straordinari.
Il giovane Al Di Meola era già una stella del jazz-rock grazie agli anni passati nei Return To Forever di Chick Corea. Paco De Lucia era la figura di spicco fra gli innovatori del flamenco in Spagna, con forti radici nella tradizione e la capacità di introdurre nuovi elementi di modernità.
L’interazione fra i tre strumentisti, colta in una serata particolarmente felice, era fenomenale, la musica a dir poco trascinante, il livello tecnico stellare. Un fenomeno destinato a vendere una valanga di copie in tutto il mondo per diventare uno dei dischi strumentali di chitarra più venduti della storia.
Il nuovo CD/DVD Paco and John – Live at Montreux 1987 (Eagle Vision/Universal) testimonia l’altissimo livello di affiatamento umano e artistico raggiunto all’epoca da McLaughlin e De Lucia in un concerto altrettanto magico sul palco del celebratissimo Montreux Jazz Festival.
La scaletta parte con una performance solista del chitarrista inglese che esegue “Our Melody/My Foolish Heart”, prosegue con la performance di Paco in “El Panuelo” e raggiunge subito uno degli apici con i due assieme sul palco nell’esecuzione della fatidica “Spain”, pezzo forte di Chick Corea.
La serata prosegue alternando composizioni firmate dai due chitarristi ad eccezione di “Frevo” di Egberto Gismonti.
I fuochi d’artificio non mancano di sicuro e tutti coloro che ritengono John McLaughlin eccessivo nella sua innata tendenza allo scatto bruciante, alle raffiche di note consuma-tastiera (non è per lui che hanno coniato il termine “ostinato”?), troveranno certo un appiglio per le loro critiche, ma non potranno evitare di riconoscere che la musicalità e l’interplay tra questi due grandi musicisti è a livelli difficili da raggiungere. Per non parlare della spinta potente impressa su centinaia di migliaia di chitarristi che, grazie a loro, hanno imparato ad affrontate lo strumento con grinta ed eleganza.
È uno spettacolo già il rispetto reciproco di questi due giganti dello strumento, così diversi nella tecnica – plettro contro dita – e nel background, così vicini nella musicalità. Le melodie flamenche si fondono alla perfezione con le armonie jazz in una festa ritmica che sprigiona energia a palate.
Il cofanetto comprende due CD audio e un DVD che propone in video una serata benedetta da un pubblico entusiasta.
Un documento prezioso.
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