Per tanti è e resterà sempre The World Greatest Drummer. Autentica icona trasversale della batteria, Buddy Rich avrebbe compiuto 100 anni lo scorso 30 settembre e la ricorrenza ha fornito l’occasione per la pubblicazione di ben due album in versione digitale e di un vinile che vedono protagonista il gigante della batteria alla testa della sua amata big band.
Tutto il materiale pubblicato era stato originariamente registrato a San Francisco nel 1985 negli studi televisivi di King Street, dove era stato ricreato l’ambiente di un vero jazz club, affollato da un pubblico di appassionati. Ne erano stati tratti due video musicali per la regia di Scott Ross, denominati The Channel One Suite e The Lost Tapes, pubblicati come DVD dalla Lightyear Entertainment e distribuiti dalla Hudson Music rispettivamente nel 2003 e nel 2005.
Le colonne sonore di entrambi i DVD, opportunamente rimasterizzate, sono ora disponibili per la prima volta come album musicali digitali a sé. Il titolo della prima è stato cambiato in The Channel One Set, mentre il Long Playing in vinile viene commercializzato, come la seconda colonna sonora, con il nome The Lost Tapes, in riferimento al fatto che di queste registrazioni si era persa traccia per almeno una decina d’anni, causa un incendio che aveva danneggiato gli archivi della casa di produzione originaria.
Le registrazioni immortalano la Buddy Rich Big Band in una delle sue versioni più riuscite, una macchina da swing coesa e precisissima guidata da un condottiero in forma a dir poco smagliante. Tra i momenti più alti del primo album si segnalano le tirate “One O’ Clock Jump” e “Love For Sale”, oltre a un arrangiamento aggressivo in 6/8 della beatlesiana “Norwegian Wood” e la conclusiva “Channel One Suite”, arricchita da un incredibile assolo di batteria del leader.
Altrettanto alto il livello della musica che si ascolta in The Lost Tapes, che contiene una delle più riuscite versioni live della medley “West Side Story” tratta dall’omonimo musical (anche qui con un assolo di batteria a dir poco clamoroso) e che ha tra gli altri suoi momenti di spicco due brani jazz quasi agli antipodi: “Cottontail”, un classico dell’Era dello Swing, e “Tee Bag”, composto da Don Grolnick e reso celebre dagli Steps Ahead, a testimoniare come Rich si sia sempre tenuto aggiornato dal punto di vista del repertorio.
Meno forse da quello del drumming, ma lui – The World Greatest Drummer – non ne aveva davvero bisogno!
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