Se sei un cultore di emo-core, la prima volta che metti nel lettore il nuovo cd dei Promise Ring ti chiedi: “Ma cosa è?! Mica sono i Promise questi!”. Infatti Wood/Water è ben lontano da emulare lo stile puramente emo dei dischi precendenti della band (come il significativo esordio 30 Degrees Everywhere) per battere territori più sperimentali, avvicindandosi al lo-fi di gruppi come i Grandaddy. Il quartetto di Milwuakee capitanato da Davey VonBohlen, in un momento decisivo per la scena emo-core visto il successo dei vari Get Up Kids, Weezer, Trail Of Dead (perfetti “indie-mix”), al posto di sfornare un disco “emo-pop” (cfr. Get Up Kids On A Wire) decide di mollare tutto e volare in terra di Inghilterra per cercare nuova ispirazione, rincorrendo i suoni degli amati Cure e Smiths. Così nasce Wood/Water, Dodici tracce che con qualsiasi “core” non hanno niente a che fare, che con la foga e la passione di quel genere non hanno molto da spartire ma probabilmente qualcosa d’importante da comunicare. Wood/Water è un album lento, che ricerca i suoni di un rock americano d’autore di Ben Folds Five e Counting Crows (Bread And Coffee) e ricorda il suono di gruppi inglesi come Stereophonics (Size Your Life), Dodgy e Kings Of Convenience (Letter To The Far Reaches). Da segnalare per “pathos” Feed The Night.Il disco non è niente male. Più che agli Husker Du fa pensare al buon Elliot Smith. Per i fans della vecchia guardia non sarà facile digerirlo, sembra che la band si sia dimenticata le chitarre elettriche in favore di chitarre morbide e acustiche, slide e dolci pianoforti. La sensazione che trasmettono le note dell’album è quella di chi vuole fermarsi improvvisamente per osservare e capire cosa ha intorno, ormai stanco di correre senza arrivare ad alcuna meta. Passano così le tracce di Wood/Water, come dal finestrino della macchina gli alberi lungo le strade di campagna. Tranquillità, solitudine è ciò che suggeriscono le immagini nel booklet del cd, tutto è verde, foglie ovunque, natura onnipresente. Forse Wood/Water rappresenta per i Promise Ring una speranza per le proprie sorti artistiche?
Casa discografica: Anti
Anno: 2001
Aggiungi Commento