Eccezionale, questo è il primo commento che possiamo fare ascoltando questo The Other Side di Mimmo Langella, tutte le nove tracce sono realizzate con cura estrema e con il gusto che solo certi professionisti riescono a dimostrare durante le registrazioni.
Durante l’ascolto di questo disco, di orientamento Fusion, traspare un’incredibile veracità mista ad un gusto musicale e ad una precisione esecutiva troppe volte dimenticata ai nostri giorni. L’approccio è sicuramente di tipo molto “morbido”: temi ricorrenti che presentano ogni brano in maniera indicativa, ritmica serrata con un groove veramente interessante ma mai esagerato o spasmodico, assoli di gran classe curati nel minimo dettaglio, ma sempre molto molto spontanei.
Mimmo non lascia spazi alle indecisioni: suona… e suona veramente bene; il sound è trascinante e, oltre ad interessare i musicisti, colpisce anche i profani di questo genere e degli strumenti musicali. Le tracce sono molto differenziate tra di loro e si passa da materiale più tendente al “Funk” a brani di Jazz melodico.
C’è da segnalare poi, in particolare, una dinamica veramente di qualità sia a livello di band sia a livello chitarristico; ogni nota suona quando dovrebbe e nel modo più appropriato…
Mimmo non lascia spazio alle esaltazioni del musicista, ma tende a cercare un risultato sonoro d’insieme che sia il più funzionale possibile. Come supporto a questo suo lavoro, Langella ha scelto una serie di musicisti veramente in gamba: Sacha Ricci al piano rhodes, organo e synth, Guido Russo al basso e Pasquale De Paola alla batteria.
Non mancano poi special guests del calibro di Marcello Coleman che canta in “Step In The Circle”, Tommy De Paola al piano rhodes in “All My Year”s e “For You” e Carlo Dalmini (al quale il disco è dedicato) al contrabbasso in “For You” e “Coda”.
Consigliamo senza dubbio a tutti i Musicoffili di acquistare quest’ottimo disco made in Italy… ne vale veramente la pena.
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