Questo è sicuramente uno dei più grandi album live della storia del rock; registrato alla Leeds University il 14 febbraio 1970, rappresenta una straordinaria fotografia di quelli che erano i The Who; una rock band il cui valore, forse non riconosciuto abbastanza, si esprimeva in esibizioni live realmente “devastanti”. Il disco si apre con una Heaven And Hell di grande impatto in cui la ritmica di Pete Townshend fa subito capire, per chi già non lo sapesse, di che pasta è fatto. Segue I Can’t Explain, uno dei brani più conosciuti della band inglese. Fortune Teller è una cover, una delle tante dei primi The Who; segue Tattoo e arriviamo con Young Man Blues di Mose Allison ad uno di quei blues che piacciono tanto al sottoscritto, bello carico e tirato. Un coro iniziale ci introduce a A Quick One, While He’s Away, il pezzo dell’album piu’ vicino al pop di quegli anni. Amazing Journey e Sparks vengono direttamente da Tommy, la prima grande opera rock uscita solo un anno prima, e appaiono in questo live cariche di un’energia che forse la versione studio non rendeva loro. Le ultime due cover sono la famosissima Summertime Blues e Shakin’All Over a dir poco stupenda. My Generation è un pezzo che non ha bisogno di presentazioni, la voce unica di Roger Daltrey, il basso distorto di John Entwistle, la batteria di Keith Moon e la grande “ascia” di Pete danno vita ad un medley storico; dopo questo pezzo alle vostre orecchie sembrera di non aver mai ascoltato musica. Quattordici minuti nel paradiso del rock. Adesso c’è Magic Bus il cui ritmo segna la chiusura di un concerto memorabile. Lo stile dei The Who ha sicuramente segnato più di una generazione di musicisti e le sonorità di questo album sono dopo trent’anni ancora attuali; non mi pare ci sia altro da aggiungere. Non fatevi mancare questo CD.
Casa discografica: Polydor
Anno: 1970
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