Apriamo la recensione segnalando agli amanti del rock melodico, della tecnica combinata al feeling, i Toto. La band si è formata nella seconda metà degli anni ’70. Tra le songs che ne hanno decretato il successo internazionale vanno annoverate Hold The Line, Rosanna, Africa, Stop Loving You: pezzi se vogliamo piuttosto melodici, ma facenti parte di dischi decisamente lontani dal pop. L’abbandono del cantante Bobby Kimball prima, la morte del batterista Jeff Porcaro poi, avevano decretato l’inizio di una profonda crisi, oggi superata grazie al come back del primo e all’ingaggio di Simon Phillips (per farvi un’idea di chi stiamo parlando vi consigliamo l’ascolto di Luke, disco solista del chitarrista della band, Steve Lukather). Il disco uscì proprio quando in molti profetizzavano l’incombente scioglimento del gruppo: ascoltandolo comprenderete quanto i 5 musicisti abbiano ancora da offrire. Il pubblico italiano se ne è accorto immediatamente: Mindfields è entrato nella top 30 italiana, il loro concerto a Milano ha realizzato il tutto esaurito, nonostante nella stessa serata, nella medesima città, si siano esibiti gli altrettanto mitici Kiss. Tra gli episodi migliori del disco segnaliamo: After You’ve Gone, cantata da Steve Lukather, un connubio riuscitissimo tra rock e melodia; Mysterious Ways, che celebra il ritorno dello storico singer alle vocals: grinta e classe non sono venute meno; Mindifelds e Mad About You, che costituiscono un pur attuale rimando al passato; Caught In The Balance, song hard rock davvero ben strutturata e guidata con maestria da musicisti con tutti gli attributi. Ci rivolgiamo a chi li aveva persi di vista e a chi, pur non conoscendoli, ama la musica ben fatta: mettete mano al vostro portafoglio, ne vale la pena.
Casa discografica: Columbia/Sony
Anno: 1999
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