Protagonista della nuova recensione di oggi è il primo, nuovissimo e freschissimo album di una band emergente: gli Zizzetope. La band nasce da una sorta di esperimento pattuito e partorito dalle fertili menti di due dei membri originali di essa: Peps e Glen. Una sera come tante essi si scambiarono via internet delle basi musicali su cui improvvisare, e da quel semplice scambio di materiale nacque così questo interessantissimo web-progetto: i Zizzetope.Oggi recensiamo il primo “cd” e cioè Topeland, la cui curiosa copertina ci riporta in una sorta di highland scozzese, nella quale si nota un allegro cane lupo saltare in groppa ad un’ignara pecorella che probabilmente se ne stava uscendo pacificamente dal gregge. Insomma un disco che ci stupisce (e ci stupirà) fin da subito.Il cd conta 5 tracce totalmente diverse tra loro e il cui intento massimo è quello di spaziare volutamente, e in maniera più o meno ironica, da un genere all’altro senza nessun tipo di compromesso.Ed arriviamo finalmente all’ascolto del mitico primo pezzo e cioè Eccheccazzo. Una bella base rock con un riffone molto anni ’70 ci introduce alla prima esperienza virtuale che i nostri intraprendono. E qui si incominciano a delineare le personalità presenti all’interno del gruppo. Stiamo parlando dell’epicità di Drago (molto “Malmsteen oriented”), della irruenza tecnica e stilistica di Guitart, della prepotenza “vanhaleniana” di Peps e della sinuosità epico-saggia di Glen che da gran padrone della base la conclude alla grande con uno stupendo assolo dal sapore mediorientale.Strazacanutira, la seconda traccia del “cd”, ci riporta in un ambito quasi acustico. L’intro slide è doppiato da una sorta di chitarra-coro e prosegue per tutta la traccia. Il solito assolo saggio e “di chi la sa lunga” di Glen è il preludio a uno degli episodi tecnicamente più interessanti di tutta la canzone: l’assolo di Guitart che sembra pendere dalle labbra di Jeff Beck. La chitarra fischia e geme e si innalza in un crescendo che mai si scontra con il tema del brano. Il terzo assolo è di una delle due guest star di questo pezzo e cioè Frank che ci regala un bell’inizio condito da molti lickettoni blues prima maniera per poi finire in un crescendo inarrestabile di virtuosi sweep picking e arpeggi. Passiamo poi all’ottimo Drago che innalza il tono della canzone verso inaspettate vette epiche e neoclassiche lasciando posto a un classico episodio (sia nell’intenzione che nel suono) “blackmoriano” di prima maniera. E ce lo regala la seconda guest star (che poi diventerà membro a tutti gli effetti): Tavares. Conclude il padrino della traccia (Peps) che lascia posto alle solite “prepotenze vanhaleniane” per diventare molto melodico e ficcante nel riuscire a interpretare al meglio lo stile della canzone.La prossima traccia, Dupinzeenatenaglia, è ad opera di quello che diventerà altro membro effettivo della band e cioè il bassista e poli midi-strumentista (vero e proprio “aficionado” del mouse e delle schede sonore con risultati notevoli) BrainJuice. E’ una base simil prog quella che ci porta nel terzo brano di Topeland. Gli ospiti stavolta sono Thomas Doc Colasanti Lang e Diablo. Gli assoli ripropongono più o meno le solite sonorità dei membri della band ma sono proprio questi due ospiti che ci offrono le prove più convincenti (senza nulla togliere ovviamente ai Zizzetope originari che rimangono sempre immensi). L’assolo di Doc è semplicemente preciso e attinente alla canzone, come dire: talvolta poche note vissute bastano a dar vita a prove chitarristiche maiuscole. L’assolo di Diablo, invece, è movimentato e piacevolmente tirato, tutto suonato con un ottimo groove. Presente, poi, un ottimo assolo di organo Hammond suonato dalle sapienti clicckate di BrainJuice, il tutto a completare un altro ottimo brano dei “Zizze”.Veniamo ora al gossip che porterà alla prossima traccia (l’ultima vera e propria prima di Sooka che è se vogliamo il manifesto del progetto). Inizialmente la base di Dupinze era una sorta di song “psico-arabo-sospesa”. Un qualcosa di molto particolare e sicuramente alternativo. Talmente alternativo che i membri originari di Zizze “tuonarono” contro BrainJuice al grido di: “Eccheccazzo vogliamo il rock!”. BrainJuice cambiò base seppur con la morte nel “maus” (eh sì è proprio così che sono andate le cose) e sfornò Dupinze. Ma la grande potenza dei Zizze ha fatto in modo di riesumare questa piece “alternativa” ed ecco qui il brano più accattivante e d’atmosfera del progetto: assoli inebrianti e ricchi di interessanti spunti, ci accompagnano in questa song sognante e mediorientale e dall’atmosfera quasi cupa. Si passa dall’assolo acustico/clean di Drago, alla solita e meditata performance di Glen, alla rabbia “satrianesca” di Pete Bonasound (guest di questo appuntamento), all’assolo “sfasato” di Tavares (che entra definitivamente nel progetto come membro ufficiale), alla furia “svedese” di Guitart che pone fine al progetto e all'”album”.C’è anche un encore, e cioè la versione Zizzetopizzata del gingle di Musicoff e presto rinominata Sooka. Autore, come nella versione originale, è il nostro Drago, con la collaborazione di Thomas Doc Colasanti Lang.Che dire di questo progetto? I punti a favore sono molteplici: l’amicizia di tante persone, la passione di tante persone, la voglia di suonare di tante persone. Tutte caratteristiche umane che rendono merito a un “qualcosa” nato come semplice scambio di materiale musicale e diventato qualcosa di più serio, ma sempre dettato dai ritmi dell’autoironia e della gioia di suonare. I difetti.. beh non ci sono! E’ un operazione in cui la musica va quasi in secondo piano, portando in superficie una freschezza e una genuinità che solo un gruppo di amici appassionati di musica possono avere.
Casa discografica: GBS
Anno: 2001
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