Dirittura di arrivo per MusikMesse e Prolight+Sound 2017, alla Fiera di Francoforte. Le due manifestazioni, considerate di punta rispettivamente per il settore musicale e i servizi per lo spettacolo si sono svolte a partire dal 4 aprile con Prolight+Sound, terminata il 7, e dal 5 all’8 aprile per la fiera musicale, che nel suo ultimo giorno ha accolto uno stuolo di visitatori appassionati.
Frankfurt Messe da sempre considerata crocevia della clientela nazionale ed internazionale, accoglie 2.285 espositori provenienti da 54 paesi, rappresentati da piccole e grandi aziende, affermate o in via di espansione sul mercato europeo, alla ricerca di partnership e visibilità, all’interno di una vetrina sempre più prestigiosa. Sono oltre 100.000 i visitatori provenienti da ben 142 paesi, che per interesse professionale o semplice passione convergono a Francoforte interessati alle new entry artistiche e multimediali.
Entrambe le manifestazioni sull’onda della positiva risposta in termini di presenze dello scorso anno, si stanno rinnovando: Prolight+Sound rispondendo in termini logistici, con un riposizionamento nella zona orientale del quartiere fieristico e una serie di iniziative mirate ai giovani come seminari e incontri con aziende del settore, scuole e università.
Presenti anche in questa edizione le migliori e recenti tecnologie per l’entertainment: laser, sistemi integrati, broadcast, effetti, tecnologie multimediali.
Con i suoi grandi spazi, anche esterni, destinati alla dimostrazione di imponenti impianti audio, luci e video wall.
MusikMesse espone al pubblico un parco strumenti musicali tradizionali e avveniristici di tutto rispetto, edizioni musicali, music production, spazi musicali e proposte per i più piccoli, con il rinnovato padiglione “Music4Kids”.
Nonostante la classica esposizione presentata negli anni passati, nell’attuale edizione sembra essere mutata la strategia di mercato, ora decisamente più orientata verso il business: lo dimostra la presenza di un intero padiglione dedicato, che prevede la possibilità per i professionisti, siano essi costruttori di strumenti musicali, rivenditori o distributori, di incontrarsi e conoscersi in un clima di maggiore comunicazione.
Da segnalare a questo proposito box “a rumore ridotto” accanto agli stands, per consentire prova strumenti e trattative meno “chiassose”.
Di rilievo anche l’offerta da parte dell’ente Fiera, di pacchetti che prevedono box di soli 4 mq, quindi più accessibili economicamente anche alle piccole aziende, che in questo modo possono inserirsi nel “circuito” senza eccessivi traumi.
A questi accorgimenti si affianca sempre più l’idea di un coinvolgimento a 360 gradi di tutti i protagonisti dei vari generi musicali, considerando la musica, almeno in questo contesto, elemento di unione tra arte e business. Divertimento, musica e passione continuano a rimanere fulcro centrale della manifestazione. Alle tecnologie dei servizi per lo spettacolo ed entertainment, infatti, si affianca come naturale evoluzione il MusikMesse Festival, con gli oltre 50 eventi musicali previsti nelle 30 location della città (piazze, strade, club, bar e locali vari…).
La città viene trasformata, anche se per pochi giorni, in “polo artistico” per spettatori di ogni tipologia ed età. Per info e dettagli consultare il sito ufficiale del Musikmesse.
L’invito per il prossimo anno è d’obbligo.
Da Francoforte Giuseppe Antonio Russo
Le impressioni e riflessioni della Redazione
Anche quest’anno, come sempre, il nostro Staff era presente alla grande fiera europea e, per non ripetere quanto già detto dal giornalista professionista Giuseppe Antonio Russo, andremo dritti al punto di quelle che sono state le nostre impressioni “a pelle”.
Innanzitutto, rispetto alle passate edizioni, la fiera è completamente rivoluzionata dal punto di vista logistico, come già, del resto, intravisto lo scorso anno. Adesso tutti i padiglioni di “primo impatto” all’ingresso principale sono riservati al Prolight+Sound, mentre la zona dedicata agli strumenti musicali si trova nella parte della fiera più distante, là dove si arriva dall’interno attraversando i lunghi (lunghi!) corridoi e dall’esterno a piedi, con pazienza, o tramite apposita navetta.
Nonostante la fiera nasca e sia ancora oggi una fiera B2B (business-to-business), cioé destinata agli accordi commerciali tra gli operatori del settore (produttori, distributori, rivenditori), l’afflusso di gente “comune” non manca mai, vista anche la parte di entertainment sempre molto attiva e che anche quest’anno ha visto molta musica dal vivo.
Una cosa che però abbiamo notato stavolta è la prevalenza, per usare un eufemismo, di artisti tedeschi, il che sicuramente ha privilegiato la promozione di musicisti locali, ma d’altronde ha fatto venir meno, rispetto agli anni scorsi, la presenza di grandi star internazionali e il relativo risalto generale che ne consegue. Nonché, ovviamente, di un buon numero di band provenienti anche da altre parti del mondo, essendo questa un’occasione di incontro e vetrina internazionale.
Cosa abbiamo visto di interessante?
Bè, capirete che di materiale da ammirare, ascoltare, provare, ce n’era come al solito davvero molto, anche se più per quanto riguarda il PL+S che la sezione di strumenti musicali.
Non è il caso qui di fare un elenco punto punto, ma ad esempio possiamo citarvi il microfono Zylia, un congegno rivoluzionario che permette di registrare più fonti sonore contemporaneamente e di isolare automaticamente tracce separate con la prevalenza della fonte sonora captata in ogni singola direzione.
Altro oggetto che ci ha colpito è il Venova di Yamaha, uno strumento portatile pensato per principianti (ma anche per esperti creativi) che riprende il concetto di un sassofono soprano (in particolare nel poter variare le nuances sonore a seconda del fiato), in una struttura piccola e leggera realizzata in una speciale resina sintetica, con una diteggiatura flautistica facilitata (con un po’ di pratica chiunque è in grado di suonare qualcosa in tempi relativamente brevi).
Questi sono solo alcuni esempi, curiosità, ma la vastità della fiera ci ha offerto terreno per molte prove, dai sintetizzatori, alle batterie elettroniche, a tutto il prezioso materiale da studio e live recording, e molto altro.
Come anticipavamo, forse più cose nel settore PL+S che nel musicale, dove abbiamo riscontrato la presenza di un po’ meno marchi, anche tra quelli più rinomati.
Infatti, tra le critiche che si possono muovere e su cui si può migliorare, ci sono forse i costi, sia per chi espone, ma anche per chi vuole visitare la fiera. 35 euro di biglietto sono sicuramente giustificabili a fronte del nome prestigioso che Musikmesse ha costruito nei decenni, ma resta, ad oggi, una cifra non incoraggiante per molti semplici curiosi, soprattutto tra i più giovani che vengono da fuori (città o addirittura Paese).
Un suggerimento che ci sentiamo di dare agli organizzatori, oltre che potenziare qualche mancanza già citata, è quella di creare dei pacchetti, in accordo con qualche compagnia aerea e qualche catena alberghiera, con prezzi accessibili per chi viene da lontano, il che migliorerebbe molto l’adesione alla fiera in direzione di una grande kermesse non esclusivamente destinata al B2B.
Il MusikMesse rimane senza dubbio la più importante occasione europea per ammirare tutte le novità del settore musicale, audio, video e lighting. Anche quest’anno torniamo a casa con un grande bagaglio di nuove conoscenze, su strumenti e oggetti di cui sicuramente vi parleremo nel corso dell’anno.
Da Francoforte Thomas “Doc” Colasanti
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