Al Musikmesse 2016 il marchio italiano ha presentato un’edizione speciale del sintetizzatore Sledge: abbiamo incontrato Marco Ragni, presidente di Fatar/Studiologic e l’amico Gianni Giudici, per farci raccontare le caratteristiche di questo nuovo modello.
Rivestito da uno chassis dall’aggressivo color nero, questa edizione speciale dello Sledge si distingue per la presenza di una meccanica TP di Fatar semipesata con Aftertouch, e una finitura dei tasti in negativo con una curiosa colorazione grigia per i semitoni. Le altre novità sono insite nel cuore dello strumento: l’engine sonoro basato su un chip della tedesca Waldorf è stato impreziosito da nuovi preset, realizzati da una serie di programmatori di fama, al fine di fornire timbriche adatte al nuovo carattere sonoro dello Sledge Special Edition, più aggressivo anche per quanto concerne il livello di volume, nello specifico incrementato di ben 6dB.
L’architettura dell’engine sonoro e dei controlli non cambia: lo Sledge è un sintetizzatore “virtual analog”, con una catena di sintesi in sottrattiva composta da tre oscillatori, con forme di onda saw-tooth, square, triangle, sine, pulse selezionabili in ciascuno; gli oscillatori sono combinabili anche in cascata, per ottenere un sintetizzatore in FM a tre operatori.
Sul primo oscillatore si possono selezionare inoltre 66 forme di onda desunte dalla storica Wavetable dei sintetizzatori PPG, oppure attivare un Sample Player associato a 60MB di memoria a disposizione dell’utente per caricare dei multisample. Dopo gli oscillatori, nello Sledge troviamo un Noise Generator, che produce rumore bianco e rosa, un filtro multimodo, una coppia di LFO e inviluppi ADSR per filtro e sezioni Mixer e Amp. La sezione effetti comprende due blocchi DSP rispettivamente per le modulazioni e per un Delay/Reverb.
La polifonia dello Sledge Special Edition è di 24 note.
Studiologic ha scelto di dotare lo Sledge di controlli dedicati sul pannello comandi per ogni singolo parametro, al fine di semplificarne la programmazione anche ai meno avvezzi, mentre un piccolo display retroilluminato da 16 caratteri per due righe consente di monitorare i preset selezionati e una serie di informazioni. Lo strumento dispone inoltre di un arpeggiatore sincronizzabile anche tramite MIDI Clock, e un parco connessioni che comprende due prese per dei pedali Switch ed Expression, interfaccia USB e porte MIDI I/O. Ricco il parco di software in bundle gratuiti: il software Spectre consente di caricare nello strumento da un personal computer nuovi preset o multisample, mentre l’applicativo Sound Mapper permette di organizzare la libreria interna dello Sledge.
Per altre informazioni sul sintetizzatore Sledge Special Edition e su tutta la gamma di strumenti realizzati da Studiologic, vi suggerisco di visitare anche il sito internet di Eko Music Group, il riferimento del brand italiano per il nostro territorio.
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