L’educazione alla musica sin dalla tenera età è un tema molto importante e delicato, perché si vanno a toccare e sviluppare delle capacità dei più piccoli che sono a dir poco fondamentali, quali creatività, immaginazione ma anche capacità cognitive più pratiche e formative che devono essere instradate su un percorso il meno noioso e il più coinvolgente possibile. Su questo la componente ludica ha un ruolo fondamentale ed il nuovo metodo edito da Volonté&Co. “Il Musigatto“, a cura di Maria Vacca, sembra puntare proprio su questo.
Abbiamo l’occasione di scambiare due chiacchiere con l’autrice e conoscere più da vicino il suo approccio all’educazione musicale per l’infanzia.
Buongiorno Maria, com’è il panorama musicale visto dagli occhi di un bambino, cos’è che incuriosisce maggiormente?
Tutti i bambini hanno una predisposizione innata per la musica: qualunque bambino è in grado di seguire il ritmo con il battito delle mani o cantare una canzoncina. Ciò è dovuto al fatto che il bambino è esposto, fin da quando si trova nel grembo materno, ad una serie innumerevole di stimoli sonori. Per sviluppare questa sua naturale attitudine per la musica è molto importante creare intorno a lui un ambiente musicalmente molto ricco, favorendo soprattutto una sperimentazione ludica del mondo sonoro. Giocare con la musica infatti, è il modo migliore per stimolare la sua curiosità, la capacità d’immaginazione e la creatività.
Dal punto di vista didattico, ci sono quattro metodi di diverso livello della stessa collana “Il Musigatto”, qual è l’approccio musicale che ha utilizzato?
“Il Musigatto” è un metodo in quattro volumi suddivisi in ordine crescente di difficoltà, per guidare gradualmente il giovane pianista nel suo percorso musicale. Lo scopo di questo metodo è quello di rendere divertente lo studio del pianoforte senza rinunciare ad una formazione solidamente classica.
Protagonista del Musigatto è un tenero gattino che stimola l’interesse del bambino e rende il metodo adatto anche ai più piccoli, grazie anche ad una grafica ampia ed accattivante, curata da me in ogni minimo particolare. Proprio del livello preparatorio, recentemente, ho pubblicato una edizione aggiornata ancora più ricca di brani e di accompagnamenti.
Attraverso quali esperienze precedenti è nata l’esigenza di scrivere questi metodi?
L’idea di questi metodi è nata all’inizio della mia carriera di insegnante perché non trovavo un libro di testo adeguato alle mie esigenze. La realizzazione si è poi concretizzata grazie all’esperienza fatta sul campo, alla mia passione per il disegno ed i fumetti e ad un ineausaribile entusiasmo per l’insegnamento del pianoforte. Il successo dei miei libri lo devo anche al mio editore, Marco Volontè, fondatore e titolare della casa editrice Volontè&Co. S.r.l., da sempre molto attivo nelle pubblicazioni didattiche musicali, sia in Italia che all’estero, che ha creduto nelle mie idee innovative fin dal primo momento.
Cosa pensa dell’insegnamento musicale contemporaneo nelle scuole Italiane?
In Italia, l’insegnamento musicale nelle scuole non è considerato importante ai fini educativi come all’estero. Mancano infatti corsi di musica e di propedeutica musicale nelle scuole dell’infanzie e nelle scuole primarie, ambienti ideali per avviare in maniera ludica il bambino alla scoperta della musica come mezzo espressivo e come momento di socializzazione. Consentire al bambino, infatti, sin dai primi anni di vita, di sviluppare la sua naturale musicalità, ha un notevole valore formativo ed educativo.
Per maggiori informazioni su “Il Musigatto” consultate la pagina web di Volontè&Co.
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