Volonté & Co. ha all’attivo pubblicazioni in Italia, Francia e Spagna e vendita in ben 15 nazioni, collaborando con prestigiose scuole italiane ed internazionali tra cui il Musician Institute, il Berklee College of Music, MMi, RGA, Saint Louis College of Music e National Guitar Workshop.
Marco ha lavorato per anni nel settore della discografia ed editoria musicale per colossi quali Emi, Warner Chappel e Cgd ed è stato a lungo Direttore di Carisch, in cui ha maturato una lunga esperienza poi riversata nell’attuale azienda a suo nome.
Qual è l’aspetto più complesso quando si deve scrive e stampare un metodo per uno strumento musicale?
Dall’ideazione alla vendita di una nuova pubblicazione, ci sono diverse fasi che possono determinarne il successo o l’insuccesso. Non direi che c’è un aspetto più complesso di un altro.
Ho sempre pensato che il risultato finale di un libro dipende dall’insieme di tanti tasselli sistemati al posto giusto.
Nella didattica, un aspetto fondamentale è ricercare degli autori in grado di scrivere qualcosa di nuovo, che vada a colmare lacune o che apporti un miglioramento a quanto già esistente. L’autore deve quindi avere buone idee ma, altrettanto importante, avere anche una conoscenza molto approfondita delle pubblicazioni italiane e internazionali già presenti sul mercato; l’editore ha il compito di aiutarlo a documentarsi in tal senso.
Anche la stesura del testo è fondamentale. Non sempre un esperto e bravo musicista sa scrivere in un italiano fluido e chiaro. È un altro aspetto delicato che richiede un lavoro di rilettura delle bozze e di messa a punto del testo.
C’è poi la scelta del titolo, l’aspetto grafico degli interni e della copertina. Sono anch’essi importanti e incidono molto sul risultato finale. In particolare, il titolo ha un ruolo fondamentale perché deve descrivere il contenuto del libro, ma allo stesso tempo attrarre la curiosità del musicista/lettore. Tutto questo, in pochissime parole e in un contesto grafico accattivante.
Infine, ci vuole una buona distribuzione e promozione, senza le quali tutti gli sforzi fatti in precedenza andrebbero vanificati.
Ritieni che un autodidatta possa davvero crearsi delle solide basi attraverso uno dei tuoi metodi o ritieni comunque necessario il supporto di un insegnante?
I metodi base per autodidatti sono solo un primo approccio alla pratica musicale. La mia opinione è che per costruire delle basi solide, insieme a dei buoni libri di didattica, sia fondamentale un bravo insegnante, a qualsiasi età si inizi a suonare. Tanto che la maggior parte dei nostri testi sono stati creati pensando proprio alle scuole di musica. A partire da quelle per bambini, sino ad arrivare ai conservatori e alle scuole di perfezionamento.
Ciò non toglie che un allievo che abbia raggiunto delle buone basi possa decidere, in autonomia, di approfondire certi argomenti da solo. Molti fruitori dei nostri libri sono, di fatto, musicisti che hanno studiato musica con un insegnante per vari anni e che decidono di approfondire in autonomia alcuni argomenti.
Mi piace molto l’idea che le nostre pubblicazioni vengano considerate uno strumento utile per il percorso di crescita di un musicista, a prescindere dal fatto che sia principiante o professionista, autodidatta o allievo. Che costituiscano una piccola o grande biblioteca che il musicista possa consultare ogni volta che vuole rinfrescare alcuni aspetti di teoria, tecnica, armonia, repertorio, ecc.
Avete collaborato con molte scuole e molti artisti, c’è qualche curiosità o aneddoto che ancora oggi ti strappa un sorriso?
Non so se sia da ridere o da piangere, comunque gliela racconto lo stesso.
Quando ero Direttore di Carisch, prima di creare la Volonté & Co., il nostro ufficio editoriale aveva declinato la proposta del metodo Private Lesson di Donato Begotti. Questo poi venne pubblicato con Ricordi, raggiungendo ottimi risultati di vendita. In tutta sincerità, questa cosa non me la ricordavo, sino a quando ho poi incontrato Donato, il quale me lo ha ricordato… incazzato!
Destino vuole, che abbiamo aperto le nostre attività (lui RGA e io Volonté & Co.) quasi in contemporanea e che ci siamo incontrati grazie al nostro comune amico Beppe (Beppe Andreetto – BMG Rights Management). Da lì, è nata una splendida collaborazione, umana e professionale, che ha portato alla realizzazione della collana editoriale “RGA”: uno dei maggiori successi editoriali della didattica musicale, con quasi 50.000 copie vendute in pochi anni. Recentemente, le pubblicazioni RGA sono state tradotte anche in inglese e spagnolo.
Ora, prima di dire no a una proposta ci penso mille volte. Anche se so già che ci scapperanno altri successi editoriali. Purtroppo, è un po’ il destino dell’Editore!
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