Ciao a tutti, durante il lockdown ho incrociato su Youtube questo ragazzo giapponese, classe 2003, e sono rimasto colpito dal modo in cui suonava: nulla lasciato al caso, un controllo assoluto del tema e dei voicing così come pure del ritmo, una gran disinvoltura nel fare tutto ciò a soli diciassette anni!
Per gioco, ma con interesse crescente, ho cominciato a trascrivere le sue cover più famose e la curiosità mi ha spinto a chiedere a Mr Pooh, suo manager, che conosco personalmente da tanto tempo e che a Tokyo e in Giappone rappresenta da decenni un punto di riferimento per tutti gli appassionati di chitarra acustica, un’intervista online, una cosa semplice semplice perchè qui parliamo di un giovane non ancora maggiorenne che di vita ne deve ancora vivere, ma al quale di sicuro auguriamo un radioso futuro da musicista di successo.
Nella parte didattica vi parlerò del suo arrangiamento di punta: “Africa” dei Toto, una figata pazzesca che merita la stessa attenzione di quella che nel 2006 ebbe la cover del grande Andy McKee.
Ciao Kent e benvenuto fra noi su MusicOff, in Italia ti seguiamo già in tanti, ci puoi dire quanti anni hai e da dove vieni di preciso?
Grazie dell’intervista e un saluto a tutti i chitarristi in Italia, io sono nato a Osaka in Giappone il primo marzo 2003 e quindi ho diciassette anni.
Ascolti musica di che tipo nel tuo tempo libero? Magari non strettamente connessa alla chitarra?
Sì io adoro molta musica degli anni ’70. il soul e il funky mi piacciono perchè mi interessa e mi diverte molto il groove che è dentro questi generi musicali.
Nella tua presentazione in biografia si legge spesso di questo tuo primo incontro con la chitarra di Kotaro Osho quando eri un bambino
Sì, rimasi folgorato dopo aver visto un suo show, mi piace il suo modo di usare le percussioni sulla chitarra la mescola con i bassi che ti coinvolge come se vedessi un film. Dopo lo show rimasi frastornato per giorni.
E quali altri chitarristi ti hanno influenzato o ispirato nel tuo modo di suonare?
Ci sono tanti musicisti che mi piacciono e mi hanno influenzato, ma la presenza di Don Ross nel panorama chitarristico come pure Barnard Purdie (leggendario batterista) sono importantissimi per la mia ispirazione ed il mio modo di stare sullo strumento.
Parliamo delle chitarre, vedo che ne hai tante a disposizione…
Posseggo sei chitarre. Di recente, negli ultimi due anni, Mr Jeffrey Young (geniale liutaio malese che lavora soprattutto con legni esotici, NdR) mi ha regalato tre chitarre che si sono aggiunte a una Lowden, una Furch e a un’altra ottima chitarra del liutaio italiano Luca Canteri.
Quanti album hai pubblicato? C’è un criterio nella scelta dei brani o un filo conduttore che lega gli album?
Ho pubblicato tre album: First Step nel 2015 (a 12 anni, NdR) , Kent Nishimura 2 nel 2017 e di recente My favorite songs nel 2018, che potete trovare nei negozi di dischi come quello di Mr Pooh in Giappone o magari semplicemente cercarli su Spotify.
L’idea di base per tutti gli album è quella di condividere la incredibile quantità di suoni che possono essere prodotti da una chitarra suonata in questo modo.
Vorrei aggiungere e consigliare i tuoi album soprattutto a coloro che amano la musica degli anni ’80 perchè le cover sono davvero delle perle di rara bellezza, dimmi dei tuoi prossimi progetti…
Entro la fine dell’anno mi piacerebbe pubblicare un quarto album e dovrei riuscire a fare un tour fra Cina e Hong Kong come pure in Canada dato che per l’emergenza covid19 sono stati spostati.
Hai il ricordo particolare di un live show, di una performance che hai fatto che ti è davvero rimasta impressa nella mente?
Quando nel 2018 ho suonato in una location leggendaria di Kyoto, i “Taku-Taku” in compagnia di Kotaro Osho, è stato davvero emozionante.
Durante i tuoi live che chitarre usi di solito e soprattutto qual è il tuo gear, la tua strumentazione di riferimento?
Esco sempre con tre chitarre al seguito e la mia elettronica abituale consiste in:
- R-zero Traveler
- Boss OC-3
- Strymon BlueSky
- Strymon Timeline
Vedo che nel tuo modo di arrangiare ci sono sempre open tunings a volte non comuni e sento che tendi ad avere dei bassi profondi in modo da aumentare il range espressivo della chitarra, come scegli le accordature da utilizzare?
In genere mi riferisco a due accordature:
- C G D G Bb D
- C G D G C E
Queste sono estremamente versatili, utili anche in caso di modulazioni o per trovare degli accordi complessi. In genere stabilisco su queste la tonalità del brano e poi faccio delle variazioni.
Mi piacciono molto alcune cover, “Africa”, “Thriller” o la jazzistica “Fly me To The Moon”, hai voglia di condividere qualcosa con noi?
Le mie tecniche chitarristiche sono a volte piuttosto complesse e a dire il vero io non sono andato neanche una volta a scuola di musica imparando tutto guardando gli altri suonare, persino su Youtube, per cui francamente per me è davvero difficile e arduo riuscire a spiegare esattamente cosa faccio mentre suono.
Il segreto è sicuramente fare una buona pratica dopo aver osservato attentamente e ripetere ogni singola nota del tuo brano preferito, proseguendo un po’ alla volta e sempre provando a divertirsi mentre si suona.
Vi lasciamo con Africa, un arrangiamento che vi farà sudare e quindi da un lato godetevi la versione di Kent di questa incredibile cover, ma poi guardate qui la tablatura con trascrizione dell’inizio del brano, una intro percussiva che ho provato a trascrivere guardando ciò che fa il nostro Kent nei primi dieci secondi del suo arrangiamento.
E poi la trascrizione delle battute della Intro davvero seducente concepita dai Toto:
Ci sono anche un paio di miei brevi video didattici su youtube che vi invito a seguire.
Per quanto riguarda l’accordatura è D A D F# B E e il problema più grande, a parte coordinare le mani per la parte di percussioni iniziale, è il fatto che per tutto il brano contemporaneamente ad accordi o melodia il nostro Kent riesce a far sentire continuamente una stretta alternanza fra Bass Drum e Snare drum, prodotti rispettivamente con la parte bassa del polso che percuote il top e il pollice che suona invece sulle corde percosse il suono chiaro del rullante.
Il suono scuro battuto dal polso sul top è sul primo e terzo beat della battuta e il pollice sulle corde batte il secondo e il quarto beat: questa è l’alternanza percussiva di suoni di cui alla fine parliamo sempre nel nostro fingerstyle moderno qui su Musicoff, non perdete mai di vista questa caratteristica tecnica.
Può risultare un po’ difficile all’inizio riuscire ad imparare queste cose, ma dopo la giusta pratica vi si apriranno numerose porte per accedere a quello che secondo me è il nuovo standard.
Un tempo questo era imparare a fare il basso alternato perché, come si diceva, su quello poi potrai suonare qualunque cosa (Fingerpicking, Travis Style, ecc.), ora sul suono di cassa e rullante il chitarrista fingerstyle si misura nel proporre una sonorità moderna e accattivante che fa assomigliare la chitarra ad una band e non più solo, come si diceva una volta, a due chitarristi che dialogano.
Provare per credere, chi ha voglia di misurarsi con lo stile di Kent Nishimura può ovviamente seguire il suo canale e i miei tutorial sulle sue cover.
Buona Fingercussion a tutti, quest’anno più che mai, grazie all’ispirazione di Kent Nishimura!
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