Abbiamo incontrato Alessio De Simone in occasione della data romana del tour Testa o croce dei Modà al Palazzo dello Sport di Roma.
Alessio si è mostrato subito molto disponibile ed abbiamo fatto una lunga e molto interessante chiacchierata sulla storia del suo percorso artistico.
De Simone, di origine genovese, ha 25 anni di esperienza nel mondo dello spettacolo, trascorsi in Italia e all’estero (dall’America all’Arabia Saudita) tra il live, il teatro e la televisione confrontandosi e imparando l’arte dell’illuminotecnica dai grandi maestri del settore come Gianluca Bronzini, Francesco De Cave, Marco Policastro, Ivan Pierri e tanti altri.
Il percorso di Alessio può essere da esempio per molti che vogliono intraprendere questo lavoro, è partito dal piccolo service, motivato da una grande passione, per poi crescere come operatore alla console ed essere inoltre uno dei primi programmatori del software Wysiwyg in Italia.
Ha proseguito il suo percorso artistico e professionale fondando il gruppo Trussdesign.it, in collaborazione con Doc Servizi, con il quale propone soluzioni illuminotecniche, kinetic show e servizi complementari al lighting design.
Alessio mi ha detto “Sono molto fiero del gruppo Trussdesign.it , un nome scelto tra amici 20′ anni fa, e sempre tra amici continuiamo il percorso insieme, convinti che il lavoro di squadra sia l’unica arma vincente per affrontare le sempre più complicate sfide tecnico/artisitiche che lo showbiz ci offre. Ringrazio i miei colleghi Marco, Gian Paolo, Stefano, Luca e Simone per l’impegno che quotidianamente impiegano in trussdesign, e un grazie anche a Doc servizi, che ci ha permesso di sviluppare il nostro progetto e che ogni giorno ci offre strumenti e professionalità di altissimo livello per la gestione aministrativa e la sicurezza“.
Tutti gli show che Alessio prepara sono progettati e programmati con Wysiwyg, uno strumento che gli permette di essere estremamente preciso e molto creativo, conoscendo perfettamente i limiti del software.
Alessio dice “Un light designer professionista è colui che chiude gli occhi e sa che con il tipo di attrezzatura (strutture, proiettori, gobos, gelatine colori, ecc.) che ha a disposizione deve realizzare la propria idea. Quindi, diventi professionista quando davvero ti immagini il risultato che puoi ottenere dal tipo di impianto che hai a disposizione“.
Una regola molto importante che Alessio ha maturato con gli anni e che io condivido pienamente è che tutti devono essere felici, ovvero saper lavorare in squadra ed ascoltare le esigenze degli altri reparti, audio, scenografie, produzione, service, così che si instauri un clima di collaborazione e ascolto anche, a volte, scendendo a compromessi, il tutto a beneficio del lavoro che si sta svolgendo e dello show che si sta realizzando.
Alessio mi ha fatto l’esempio della preparazione dello show dei Modà, dove ha programmato l’intero show a casa con Wysiwyg in una settimana di intenso lavoro, con un conseguente risparmio economico per la società di produzione sui costi della location e su tutto ciò che ne concerne e che ha inoltre evitato di dover tenere, per tanto tempo, l’intero impianto acceso.
C’è un altro motivo per cui Alessio preferisce preparare lo show con Wysiwyg, é perché così ha la possibilità di sperimentare i vari effetti, soprattutto per show con tante memorie come quello dei Modà dove ha ricevuto le tracce audio con un mese di anticipo e quindi ha potuto fare una pre-programmazione molto precisa ed arrivare in sede di allestimento decisamente pronto.
La tecnica da lui usata per la programmazione di un concerto live è quella di partire dai brani più difficili in modo da sperimentare e scoprire le potenzialità dell’impianto che ha a disposizione.
Abbiamo chiesto ad Alessio di parlarci di come è nato il concept dello show dei Modà e ci ha detto che il tutto nasce da un’idea di palco di Mario Zappa di Friends and Partners e Igor Ronchese di Tekset che hanno immaginato una situazione di partenza dove il pubblico si trova davanti un palco vuoto e tutto nero con un grande schermo sul fondo dove non si vedono ne strutture e ne strumentazioni di nessun genere, un concept che richiama un mix tra teatro e cinema.
Trovandosi con un palco così concepito, Alessio ha scelto di utilizzare corpi illuminanti non troppo potenti ed invasivi per non sovrastare le immagini proiettate sul grande schermo di fondo e di istallare una notevole quantità di proiettori sul flown ed una batteria di proiettori sul floor nella parte avanti del palco, così da poter inquadrare il boccascena da sopra e da sotto con le luci seguendo una logica molto televisiva e riuscendo a dare tridimensionalità all’intero palco.
Durante tutto lo show dei Modà le luci si fondono perfettamente con le immagini proiettate sullo schermo di fondo accompagnando gli artisti con estrema eleganza e gusto estetico senza mai essere sovrastanti, tranne in alcuni brani più rock, dove attraverso l’utilizzo di 5 Pod di circa 3 metri che, scendendo dal soffitto ed inclinandosi di circa 75°, assumono diverse posizioni e rendono protagoniste le luci svelando le sorgenti luminose e creando un set up più aggressivo e accattivante gestito davvero con grande maestria dal bravissimo Alessio.
Lui stesso ci racconta che la sfida più difficile di questo allestimento è stata governare lo schermo Peroni (modello Peroni Black) per ottenere una buona qualità dell’immagine bilanciando tutte le intensità luminose, comprese quelle dei seguipersona che lavoravano a percentuali di dimmer bassissime, circa 20 per cento.
Avendo noi assistito all’intero show possiamo dirvi che la sfida di Alessio è stata vinta su tutta la linea creando uno show di luci davvero bello e impeccabile.
Il service luci che ha messo a disposizione di Alessio De Simone l’impianto luci è Agorà.
Alleghiamo plot dello show dei Modà con gli apparecchi usati da Alessio De Simone (clicca sulle immagini per ingrandirle).
Parlando con Alessio di teste mobili spot e profile, ci rivela essere fan dei profile della Clay Paky che a suo parere hanno le alette sagomatrici più precise del settore.
Essendo Alessio De Simone uno dei più bravi programmatori di consolle luci Hog in Italia, la scelta della Hog4 per la programmazione dello show dei Modà è stata abbastanza scontata anche se lui stesso riconosce che la GrandMA è una grande console, ma ovviamente con la Hog lavora più tranquillo avendone una conoscenza più approfondita.
Davvero impressionante lo show dei Modà che è interamente programmato in Timecode con delle macros che attivano e disattivano circa 1400 cues, veramente un lavoro da grande programmatore durante tutta la durata del concerto abbiamo visto Alessio toccare pochissime volte il banco, quasi mai.
Abbiamo chiesto ad Alessio di parlarci della configurazione del network utilizzato per l’impianto dei Modà e ci ha detto che il service Agorà ha progettato una configurazione che lui ha accettato volentieri perchè funziona benissimo e consiste in 2 DP8000 in regia con la funzione di processare il segnale Hog-net in segnale Art-net e di sbloccare ognuno 16 porte Art-net, poi uscendo dagli splitter si arriva al palco dove ci sono degli splitter DMX che dividono le 14 linee di segnale, così da poter avere un vero full backup.
Crew Modà:
- Michele Donninelli – Capo elettricista – dimmerista
- Andrea Berto – Responsabile Automazioni
- Alessandro Albertazzi – Assistente foh
- Roberto Petino – Responsabile Moving Heads
- Alessandro Montuori – Lighting Rigger
Abbiamo parlato anche del tour con Achille Lauro che ha visto il ritorno di Alessio De Simone nel mondo dei concerti live dopo tanto teatro e tanta televisione.
Un progetto, quello di Achille Lauro, che gli ha permesso di esprimersi molto dal punto di vista creativo perché ha potuto decidere tutto ciò che il pubblico doveva vedere soprattutto dal punto di vista dell’effettistica, dato che Achille Lauro è un artista che predilige l’illuminazione di controluce d’effetto, quindi molti effetti e con delle luci frontali minime, anche perché Achille Lauro canta per quasi tutto il concerto in piedi sui sub, proprio come scelta artistica.
Coinvolgere il pubblico con le luci, montate su dei totem di americane verticali, puntate direttamente sul pubblico per un genere di musica che richiede proprio questo tipo di approccio e senza l’utilizzo di seguipersona, scelte che ovviamente sono state prese in accordo con l’artista.
Anche con Achille Lauro lo show è stato programmato interamente in SMPTE ovvero in Timecode e facendo le piazze e le location più svariate e partecipando a vari festival in tutta Italia, Alessio ci ha raccontato che trovava spesso impianti con proiettori di marche e modelli diversi ma con la sua Hog4 ha potuto ovviare velocemente al problema utilizzando la funzione Replace Fixture.
Alleghiamo plot dello show di Achille Lauro con gli apparecchi usati da Alessio De Simone (clicca sulle immagini per ingrandirle).
Crew Achille Lauro:
- Marco Gerli (trussdeisgn.it) – Lighting operator
- Umberto Papa – Lighting head tech
- Luigi Calabrò – Tecnico luci
- Giuseppe di Lallo – Tecnico luci
Alessio De Simone è una grande persona sia dal punto di vista professionale che dal punto di vista umano, sentiremo ancora parlare di lui e godremmo ancora nell’ammirare le sue luci in tutti i suoi lavori futuri.
Nel salutare tutti gli amici di Musicoff vi diamo appuntamento al prossimo speciale con altro grande professionista del mondo del lighting design, stay tuned!
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