Maurizio Colonna è uno dei più importanti chitarristi classici italiani, allievo del celebre Alirio Diaz, uno dei maggiori interpreti del XX secolo su questo strumento (fu allievo e poi successore di Andrés Segovia presso l’Accademia Chigiana di Siena).
Concertista e autore di svariati metodi didattici, dagli inizi degli anni 2000 ha stretto un sodalizio artistico, in acustico, con Frank Gambale.
Oggi abbiamo il piacere di dialogare con lui e scoprire di più sulla scelta di legarsi al marchio di corde di origini italiane La Bella.
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Salve Maurizio, come prima domanda, considerando la tua esperienza e carriera musicale che ha visto numerose e prestigiose collaborazioni, quanto ritieni determinante per un chitarrista la scelta delle corde?
Per un chitarrista classico è importante, in funzione del repertorio che suona, sia la scelta dello strumento che delle corde: nel mio caso le esigenze timbrico-dinamiche sono legate a una scelta precisa che privilegia soprattutto l’interpretazione delle mie composizioni e di poche altre opere del Novecento.
Ho trovato un giusto connubio tra la mia Ramirez Elite e le mie corde La Bella (Extra Hard Tension) che mi consente di esplorare, con piena soddisfazione, una mappa timbrica ricca di sfumature, caratterizzata da una potenza sonora generata da importanti sollecitazioni dinamiche.
Sappiamo che La Bella ha creato delle corde su delle tue specifiche, ce ne puoi parlare?
Sono corde brillanti, che suonano forte: preferisco una base timbrica “chiara” che mi consente di scurire il timbro, partendo però da una dimensione iniziale cristallina e viva. Non amo le corde con uno spettro timbrico-dinamico limitato ed è per questo che mi riconosco nelle mie “signature”.
Ci sono tanti brand sul mercato perché hai scelto di collaborare proprio con La Bella?
Sono onorato di collaborare con La Bella, che ha deciso di ufficializzare un modello di corde nominandole col mio nome, percorrendo così una strada che non può altro che farmi piacere.
Sei in giro per il mondo a suonare da svariati anni, ci vuoi parlare di qualche nuovo progetto?
Le cose più recenti a cui tengo di più sono due:
- la prima è l’uscita, il 15 gennaio 2018, dei POP STUDIES for guitar – Second Series (26-50) , un album di spartiti con cd allegato pubblicato dalle Edizioni Curci, un corpo di 25 composizioni per chitarra (più un omaggio ai Beatles per due chitarre) che ho scritto per i chitarristi classici e segue il primo volume, uscito nel 2016, intitolato 25 POP STUDIES for guitar (Edizioni Curci), accolto con grande entusiasmo;
- la seconda è la coproduzione del nuovo cd della pianista-compositrice Luciana Bigazzi, Flowers for Piano (NCM – EGEA), uscito da pochissimo, che evidenzia un pianismo raffinato ed emozionante, a cui il pubblico si sta affezionando.
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