Grandi novità in casa Mezzabarba Custom Amplification, da quando è iniziata la distribuzione ufficiale negli USA non smettono di arrivare buone notizie. Già, perché prima o poi, quando un nuovo marchio si affaccia sul mercato internazionale, è presente alle fiere come il NAMM per più anni consecutivi e inizia a girar voce che c’è un nuovo strumento di notevole fattura sul mercato… allora iniziano a muoversi i grandi della musica, che in fondo in fondo sono ancora curiosi come ragazzini al loro primo acquisto.
Così, il nome Mezzabarba è iniziato a spuntare in setup di assoluti miti della chitarra elettrica e “qualcuno” pare che ci abbia anche registrato un intero disco (e se le orecchie non ci ingannano, quel “sound” lo abbiamo in effetti sentito anche noi).
Di chi si tratta? Subito una foto e poi sentiamolo dalla viva voce del fondatore e progettista del marchio Pierangelo Mezzabarba.
Ciao Pierangelo, da quando sei uscito dai confini italiani stai avendo sempre più successo internazionale, ma tutto è iniziato un bel po’ prima che arrivasse la “bomba” di Joe Satriani con la MZero Overdrive…
Grazie, sì è vero, tutto è iniziato un qualche anno fa con i tanti viaggi a Los Angeles, la Overdrive Distribution di JP Cervoni, gli Amp Show, i NAMM, i contatti con i tanti artisti, la serietà nel lavoro e gli ottimi feedback dai clienti e rivenditori.
Negli ultimi 6 mesi gli ordini internazionali hanno superato quelli nazionali, ed è una gran cosa per la mia attività, viste le possibilità che ci offre il mercato estero.
La notizia di Satriani è arrivata come una bomba perché nessuno se la aspettava… soprattutto io. Una sera un amico mi ha girato un instagram di Sammy Hagar in studio con Joe, e in bella mostra c’era una MZero Overdrive. Fonti dirette mi hanno detto che l’ha usata moltissimo per le registrazioni del prossimo album in uscita, What Happens Next, ed è stato l’ampli più usato insieme ad una testata Marshall del 1971.
Sono sicuro che i molti che conoscono il timbro della MZero la riconosceranno bene, tra le varie tracce. E poco tempo fa è apparso in rete un video dello stesso Satriani in cui lui suona una MZero Overdrive con logo Mezzabarba rimosso, sotto una Marshall JVM spenta. Non si può avere tutto nella vita, ma mi sembra abbastanza, e puoi capire dal logo rimosso che non ci sono soldi in ballo o sponsorizzazioni, solo la fiducia nello strumento.
Hai sempre gestito la tua attività grazie al contatto diretto con le persone e con i clienti, come fai a conciliare questo con il mercato americano?
A parte i tanti viaggi che faccio, conditi da tante visite ai produttori americani per carpirne la mentalità, credo di aver scelto la persona giusta per la gestione del mio marchio a mezzo della Overdrive Distribution: JP Cervoni, che oltre ad essere una persona dal grande feeling umano, è super esperto di suoni, di amplificatori ed è un chitarrista magnifico, bravo che più bravo non si può.
Lui ha capito che c’erano delle potenzialità in questo progetto e ci ha lavorato moltissimo, creando una bellissima rete di contatti e di fiducia attorno al marchio. Tra i primi e forse il più importante direi Howie Simon, chitarrista degli Alcatrazz e di Jeff Scott Soto, che si è innamorato della MZero, come io poi mi sono innamorato di lui come persona e come chitarrista, e ha cominciato a diffondere il verbo tra i professionisti di Los Angeles, grandi artisti come Adrian Smith degli Iron Maiden e tanti altri.
Tra l’altro è in uscita proprio il 10 novembre l’album di Soto con Howie alle chitarre, e sentirete solo ed esclusivamente MZero Overdrive.
Stai dicendo quindi che Adrian Smith degli Iron Maiden usa i tuoi amplificatori?
Si, ne ha due, uno a Los Angeles e uno in Inghilterra, ma non so che uso ne stia facendo perché l’unico contatto diretto che ho avuto con lui è stato ad un party sulle colline di Hollywood del gennaio scorso, dove io, Dario Pellegrini, mio braccio destro alla Masotti/Mezzabarba, e Lorenzo Cantarini dei Dear Jack, siamo stati invitati proprio da Howie Simon.
Ti immagini villa con piscina, bellissime ragazze, rockstar come Adrian Smith, Richie Kotzen e molti altri che parlano con noi… beh, quella roba là. Proprio Smith mi diceva che aveva provato e registrato la MZero Overdrive e gli era piaciuta molto, così me ne ha chiesta un’altra da spedire a Parigi per l’inizio del tour 2017 degli Iron Maiden.
Allora, visto che lui ha bisogno di usare tanti suoni, ne ho realizzata una full optional, con extra boost, doppi master e midi. Molto custom, diciamo.
E quella foto di Steve Vai che, intervistato, si fa fotografare con tutti i suoi Legacy e una Mezzabarba?
Il contatto con Steve è nato grazie a Cliff di Destroy All Guitars che è un personaggio molto stimato nel music business americano, da tanti tanti anni. Steve Vai è suo amico e gli ha chiesto un nuovo ampli da provare, così Cliff gli ha consigliato i Mezzabarba, semplicemente perché gli piacciono e sarebbero potuti piacere anche a Steve.
Così è stato, visto che tra i tanti ampli portati nel suo studio sono stati scelti MZero Overdrive e Z35 Head.
Noi ti conosciamo prima come appassionato degli amplificatori storici che come imprenditore. Non è raro arrivare a uno tuo stand in fiera e vederti indossare una maglia con il logo Marshall o altri brand che hanno forgiato la storia del rock. Questa notizia della chiusura definitiva di Carvin Amplification come l’hai presa?
Male, nel senso che è una brutta cosa per la musica. Naturalmente c’è già un teatrino in atto: il morto non è ancora freddo nella bara che parecchi già si stanno chiedendo cosa farà Steve Vai…
Che ti dico, forse continuerà il suo brand Legacy con un’altra grande ditta, forse no. Per ora non mi è dato sapere e per quanto riguarda il mio brand dico a tutti di non farsi illusioni, perché la Mezzabarba non è capace di sostenere un mercato del genere, vista l’artigianalità della situazione, e probabilmente non è nemmeno quello che vorrei.
Forse Steve, se decidesse di non proseguire con il progetto Legacy, potrebbe trovarsi più libero nell’usare altri ampli. Giusto questo.
Altre novità in vista?
Ci stiamo preparando per il prossimo NAMM di Los Angeles dove presenteremo nuovi prodotti, sui quali ho lavorato negli ultimi due anni. Per il resto cerco solo di portare le cose avanti al meglio e rendere felici i miei clienti, attualmente è l’unica cosa che mi appaga davvero.
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