Con Davide Tomassone nel negozio di Roma con una D Pre-War e una Tony Rice per raccontare degli inizi di Santa Cruz Guitars e delle sue preziose chitarre.
La storia parte dal fondatore Richard Hoover e proseguirà in qualche puntata successiva del nostro percorso, ma non abbiamo dimenticato di far ascoltare la voce di due delle preziose acustiche costruite con la massima cura in California proprio a Santa Cruz.
La scommessa, nata più di 40 anni fa, era quella di costruire chitarre acustiche in grado di competere con la qualità dei migliori strumenti vintage, sottolineando i pregi dei modelli storici e contemporaneamente migliorando tutto ciò che poteva avvicinare un nuovo strumento ai livelli di suono e dinamica legati all’invecchiamento e alla buona costruzione.
All’epoca, la sfida era quella di rendere ancora più versatili le potenti acustiche dreadnought, note e ricercate essenzialmente per una voce fin troppo tonante. Prima ancora di presentare i propri modelli originali, Santa Cruz dimostrò di poter produrre chitarre con questo tipo di cassa in grado di spaziare fra i vari generi musicali, superando certi limiti del modello classico.
La D-PW (Pre War) viene proposta oggi come modello base accanto ad altri più costosi del catalogo.
Si tratta di una chitarra realizzata con i migliori materiali, palissandro indiano per la cassa, mogano per il manico e abete sitka per il top. Essenziali le rifiniture, con l’eccezione del bel logo in madreperla sulla paletta.
Nel suono c’è tutto quanto ci si può aspettare da questo tipo di strumento assieme alle doti proprie di una chitarra costruita per avere una sua personalità. L’accuratezza nell’intonazione manuale del top e delle catene del bracing è il biglietto da visita di Santa Cruz.
Il modello D-TR Tony Rice è invece una dreadnought decisamente speciale, perché rappresenta il punto di arrivo di vari decenni di collaborazione con il massimo rappresentante moderno dello stile flat-picking, quello che caratterizza in particolare generi musicali come bluegrass e derivati.
L’origine è stata lo studio meticoloso della struttura e delle caratteristiche della mitica Martin D-28 Herringbone del 1935, il Santo Graal di varie generazioni di flatpicker, acquistata a fine anni cinquanta per 25 dollari da un giovanissimo Clarence White ancora ben lontano dalle avventure elettriche con i Byrds.
Nelle mani di Clarence la chitarra avrebbe dato un contributo fondamentale all’evoluzione dello stile, ma quella che viene descritta come una espressività fuori della norma ha alla base “difetti” come una buca peccaminosamente allargata dai precedenti proprietari e una sequela di riparazioni e abusi, fino a renderla uno strumento molto delicato e non facile da utilizzare anche per Rice, attuale proprietario.
Richard Hoover ha dunque costruito per lui una chitarra signature sfruttando quella di White come punto di partenza, e il modello in questione è arrivato oggi con successo all’ennesima generazione, ricercato e prescelto da centinaia di musicisti.
La chitarra è apparentemente molto simile alla precedente, ma di fatto diversa, progettata e realizzata per offrire ancor più definizione e cantabilità ai fraseggi senza togliere nulla al corpo del suono. Un classico moderno nella sua ultima versione commerciale (c’è anche la più costosa Professional) per il solista crossover che – come Rice – non ha paura di spaziare in un vasto campo che va da bluegrass a Coltrane.
Le chitarre Santa Cruz sono disponibili presso i negozi di Tomassone Roma o Bologna. Maggiori informazioni su tomassone.it.
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