Difficile definire le evoluzioni della musica, se poi lo rapportiamo ai contesti festosi come quelli del capodanno la cosa si fa alquanto difficile sia da comprendere che da gestire. Penso che uno di questi casi sia appunto quello avvenuto in questi giorni con Calcutta che si è cimentato in una cosa un pò “diversa” dal solito.
Non un concerto. Non un Dj Set. E di cosa stiamo parlando allora?
Stiamo parlando di una semplice playlist, una selezione di brani che verranno riprodotti in quel di Bologna (precisamente Piazza Maggiore e T pedonale) per un’oretta circa dalle 23.30 alle 00.30. In sua assenza, peraltro.
Fin qui la cosa può sembrare “particolare” dal punto di vista artistico, quello che fa pensare abbastanza è il pagamento di 5000 euro all’artista non solo per una selezione di brani che sono disponibili su Spotify ma anche per la pubblicità dell’evento attraverso i suoi canali social, almeno così risulta dalle dichiarazioni dell’ assessore Bruna Gambardelli.
Una dinamica che a molti può sembrare abbastanza lontana da quella prettamente artistica e musicale, soprattutto notando che a oggi, 29 Dicembre, ancora non si trova granché a riguardo (a partire dalla sua stessa pagina facebook).
Tra le vie della T pedonale la musica però non sarà data solo da Calcutta, ma anche da Covo, Estragon e Locomotiv che presenteranno anche loro delle playlist dedicate, a volumi di ascolto, fino alle 23,30 e poi dalle 00,30 all’1,30. In mezzo, la selezione verrà poi messa quella inviata da Calcutta.
Da quanto si evince da fonti giornalistiche come Repubblica, il costo totale del capodanno è di 110mila euro, di cui parte di questo budget è stato partizionato in questo modo:
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- 7000 per la sicurezza
- 5000 per la selezione degli artisti
- 5000 per la playlist di Calcutta
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Come detto sopra è una soluzione “particolare” e sicuramente diversa dagli schemi a cui siamo abituati, ma che risposta può avere una proposta del genere?
Quante band potevi pagare con quel budget? Quanto è giusto pagare per una selezione di brani e della pubblicità sui social? Questa cosa potrebbe diventare un nuovo standard?
Attualmente questa situazione presenta una doppia faccia che ha portato il peggio da entrambe le parti, poteva essere una cosa carina per il comune di Bologna ma che si è trasformata poi in un marasma che porterà a due conclusioni da parte di molti:
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- “Calcutta è un avido”
- “Il comune di Bologna è gestito in maniera discutibile”
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Ora, andare a cercare il colpevole di questa situazione non è certamente compito di una redazione musicale, ma come mi viene spesso da dire “esistono tanti modi per fare o gestire qualcosa ma alcuni hanno il talento di riuscire a beccare sempre il modo peggiore“.
Calcutta o chi lo gestisce o cura i suoi affari poteva benissimo chiedere un pagamento “simbolico” per avere un guadagno di immagine alto, ora per 5000 euro hai la tua immagine non proprio sotto una buona luce a parere di chi scrive.
Il comune di Bologna poteva gestire forse diversamente il budget, come detto prima puoi assumere delle band locali; non sappiamo gli altri 93000 euro stanziati per il capodanno per cosa siano stati spesi, qualche soldino in più per la musica emergente dal vivo forse lo si poteva spendere.
In conclusione, sta alle persone trarre le proprie opinioni sui fatti e resta intenso che un artista ha facoltà legittima di gestire il proprio business plan, ma che dopo i fatti di Caserta, poi per fortuna risolti, si possa decidere di pagare cifre abbastanza considerevoli solo per scegliere la musica su una playlist, pare almeno discutibile.
Preparate i calici per capodanno, la musica ce la mettono loro…
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