Avete mai visto una di quelle trasmissioni in cui delle persone alquanto particolari (o sarebbe meglio dire “personaggi”) si radunano intorno a file di garage e combattono per aggiudicarsi all’asta quelli abbandonati, con relative cianfrusaglie di basso o alto valore ancora all’interno? Beh, non è proprio quello che è successo ad Alice Cooper, ma la cosa ci va vicina.
Difatti, secondo il The Guardian, la rockstar avrebbe trovato un’opera di Warhol in uno storage locker arrotolata in un classico tubo per fogli, una serigrafia (dello stesso genere delle famose create dall’artista con l’immagine di Marilyn Monroe, Mick Jagger e altre icone) che prende il nome di “Little Electric Chair“, facente parte della serie di opere Death and Disaster.
I due artisti avevano stretto una forte amicizia negli anni ’70, dopo che Warhol si era recato a un concerto di Cooper, nel quale, coincidenza, usava come scenografia sul palco proprio una sedia elettrica.
Così, affascinati l’uno dall’altro, iniziarono a frequentarsi. Fu però l’allora fidanzata di Cooper ad acquistare l’opera, basata su una foto del 1953 che ritraeva la camera delle esecuzioni del famoso carcere di Sing Sing.
Così, a quanto pare, la serigrafia finì con l’essere letteralmente fagocitata dalla mole di oggetti e opere posseduti dal cantante e, quindi, dimenticata.
Ma eccola, ritrovata e autenticata (nonostante manchi la firma di Warhol) dall’esperto Richard Polsky. Tanto per farsi un’idea, la serigrafia fu pagata all’epoca 2.500 dollari. Nel 2015, un altro esemplare dello stesso soggetto è stato venduto a 11,6 milioni di dollari.
Insomma, forse è il caso di correre a spulciare nella cantina dei nonni o genitori, non si sa mai…
Alice Cooper in cover photo by Ross Halfin – CC BY-SA 3.0
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