Mettere in ordine la cantina e ritrovare la prima registrazione conosciuta di David Bowie: è quanto è accaduto diversi anni fa all’ex batterista David Hadfield.
Ma chi è costui? Per conoscere la storia è necessario tornare indietro fino al 1962. In quel periodo David Robert Jones, che all’epoca non ha ancora adottato lo pseudonimo con il quale tutti lo conosciamo e si fa chiamare David Jay, fa parte della band The Konrads: non come vocalist, bensì come sassofonista. Alla batteria nel gruppo c’è appunto il suddetto Hadfield, un ventunenne fresco di rinuncia alla carriera militare determinato a lavorare in campo musicale.
La formazione segue l’onda ancora recente del Rock’n’Roll e si esibisce per qualche tempo in giro per l’Inghilterra, finchè non arriva la grande occasione di proporsi per un’audizione alla prestigiosa etichetta Decca Records. A quel punto serve del materiale inedito da registrare, e Bowie (che fino a quel momento si era fermamente rifiutato di cantare) propone tre pezzi da lui composti, tra i quali il brano “I Never Dreamed“, che viene scelto per essere inciso.
Ma il cantante della band vuole ascoltare la traccia che dovrà registrare per l’audizione, così il quindicenne futuro Duca Bianco è costretto a mettersi davanti al microfono per buttare giù una versione demo del pezzo, realizzando inconsapevolmente quella che oggi è appunto la più antica testimonianza registrata della sua arte.
La canzone non destò un interesse sufficente a spingere l’etichetta a mettere sotto contratto i The Konrads, dai quali Bowie si separò non molto tempo dopo; la band proseguì nelle proprie attività per qualche anno riscuotendo un modesto successo, finchè non arrivò il definitivo scioglimento e David Hadfield continuò la sua carriera in ambito musicale come produttore.
Il ritrovamento del nastro ha i contorni della storia da film. Circa vent’anni fa Hadfield stava facendo ordine tra alcuni vecchi scatoloni nella sua casa nei sobborghi a sud di Londra, quando si imbattè in un cimelio appartenuto a suo padre: un cestino da panettiere risalente agli anni in cui il genitore faceva le consegne per un fornaio.
Dentro al contenitore l’ex batterista trovò alcuni vecchi nastri, uno dei quali si sarebbe rivelato ben più prezioso di una pagnotta, trattandosi appunto della demo di “I Never Dreamed” incisa da David Bowie. Resosi conto di ciò che si era ritrovato tra le mani, l’uomo ha cercato per anni di mettersi in contatto prima con l’artista, poi in seguito alla sua morte con il figlio Duncan, senza successo.
Da lì la decisione finale di mettere in vendita la registrazione. Prevista per settembre, l’asta sarà curata da Omega Auctions e il nastro (che sarà venduto unitamente ad altre memorabilie del periodo da batterista di Hadfield) è in predicato per essere battuto a una cifra intorno alle diecimila sterline, corrispondenti al cambio odierno a poco più di undicimila euro.
“Diversamente finirebbe per morire assieme a me in un angolo da qualche parte“, ha dichiarato David Hadfield in merito alla scelta di mandare all’asta il nastro. Scelta quanto mai saggia: gli interessati a un simile cimelio non mancheranno di certo.
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