Con l’avvicinarsi del primo caldo il nostro staff non è certo sul piede di partenza per qualche destinazione esotica, ma piuttosto è concentrato sul portare avanti al meglio una proposta di collaborazioni e di contenuti che possa dimostrarsi sempre più variegata ed efficiente nel mostrare e coprire tutte le sfere d’argomenti che la nostra community può voler vedere trattate. L’occasione di oggi ci porta qui per comunicarvi con grande felicità l’inizio di una partnership con un nuovo importante nome fra i negozi italiani dedicati alla chitarra e al basso elettrico!Chiunque suoni la chitarra o il basso in Italia, e sia pratico del navigare i meandri del web, avrà sicuramente sentito parlare di Boxguitar, store online e negozio fisico con sede a Torino che da tempo aiuta molti chitarristi nostrani nel realizzare i propri progetti in quanto a rig, setup e strumentazione. Per iniziare al meglio la collaborazione con Boxguitar abbiamo quindi deciso di scambiare alcune parole con uno dei suoi protagonisti, Mario Iafelice, per farci spiegare come è nato il suo progetto e come sia giunto alla condizione attuale.Ciao Mario, siamo davvero contenti di averti fra le nostre pagine. Ci racconti come è iniziata l’avventura di Boxguitar?
Ciao a tutti! Il percorso di Boxguitar è iniziato in anni che ormai possono apparire per molti abbastanza lontani, ovvero nel 1991, quando il nome Boxguitar ancora non esisteva. Al suo posto infatti l’attività si chiamava Voodoo Chile, aperta sempre a Torino da Enrico Maria Ronchail, ed era principalmente un negozio dedicato all’usato ed una liuteria. Io invece sono entrato a far parte della squadra nel 1998, queste sono le basi che hanno portato poi ai tanti cambiamenti degli anni successivi.Quando è avvenuto il primo vero cambio di marcia?
Sicuramente nel 1997. Dico questo perché, come vi ho spiegato, fino a quell’anno l’attività si è limitata esclusivamente a lavori consueti per quanto riguarda il laboratorio di liuteria, e di compravendita di materiale usato, ma dal 1997 in poi sono iniziati i primi lavori di produzione di chitarre e bassi. Abbiamo cominciato occupandoci di produrre sia modelli su richiesta dei clienti, sia modelli completamente originali, questa fu probabilmente la novità che segnò il primo cambio davvero importante.Per molti utenti e clienti Boxguitar è probabilmente conosciuto soprattutto per il suo sito web, che è indubbiamente una parte fondamentale della vostra attività oggi…
Assolutamente si. Il sito web è ormai un punto di riferimento per molti utenti, che spesso lo visitano anche come fonte informativa riguardo ai prodotti, ed ha segnato anche per noi una svolta decisiva soprattutto per quanto riguarda l’orientamento generale dell’attività di Boxguitar. Il nome stesso è stato adottato nel 2006, anno in cui abbiamo iniziato la vendita online, novità con la quale la nostra linea di lavoro è cambiata molto ed ha preso una strada ben precisa.Cosa vuoi dire quando ti riferisci ad un cambio deciso nell’attività di Boxguitar?
Semplicemente che l’avvento della vendita online ha rappresentato per noi l’aprirsi di nuove possibilità. Dal 2010, con l’entrata in catalogo di molti importanti marchi e nomi del settore, il “cambio” di attività si è concretizzato nel dismettere la produzione “su misura” da parte della nostra liuteria, per poterci concentrare soprattutto sull’attività di distribuzione di prodotti sul territorio italiano e sull’assemblamento di strumenti a partire dai materiali da noi venduti o distribuiti. Contemporaneamente ci siamo concentrati anche sulla realizzazione di prodotti relic, servizio che si è sviluppato per soddisfare una richiesta in continua crescita negli ultimi anni.L’importazione è quindi uno dei punti fondamentali di Boxguitar oggi…
Sicuramente riveste un ruolo cruciale ed è uno degli ambiti su cui continueremo a spingere per poter fornire agli utenti italiani il meglio di prodotti stranieri che spesso non sono così facilmente reperibili nel nostro paese. Ad oggi siamo importatori di nomi come Crazy Tube Circuits, Diamond, Effectrode, Keeley, Lehle, Moen, MusicomLab, Okko, Rothwell, Zvex ma anche Gotoh, Sperzel, Kluson, Nordstrand, Tv Jones e Voodoo pickups. Sono marchi famosi e per noi rappresentano risultati importantissimi, ma c’è sempre modo di migliorare e pertanto proseguiremo con questo intento.Quattordici anni di vita ed un’evoluzione radicale. Cosa altro vedi nel futuro di Boxguitar?
Nel futuro di Boxguitar c’è sicuramente il proseguire il percorso che abbiamo tracciato per noi in questi anni di duro lavoro. Malgrado lo store online sia un punto di riferimento, vogliamo continuare a portare la gente nella nostra sede “fisica”, che l’anno scorso ha cambiato location per trovare gli spazi adatti al nostro attuale catalogo, così che chiunque voglia acquistare da noi possa passare e provare al meglio ciò che poi andrà ad aggiungere al proprio setup. Il futuro di Boxguitar si è quindi aperto con la nuova sede, pronta ad ospitare tutti quelli che vorranno venire a trovarci ed un sempre più ampio parco strumenti a loro disposizione, ed inoltre iniziamo questa nuova avventura anche in vostra compagnia!Boxguitar entra quindi a far parte della sempre più grande famiglia di partner e collaboratori della nostra community. Non possiamo che ringraziare Mario Iafelice per queste parole e dare così il via in maniera “ufficiale” ad un nuovo percorso che si svilupperà su ricchi e gustosi progetti per tutti voi. A presto!
Boxguitar partner di MusicOff
Con l'avvicinarsi del primo caldo il nostro staff non è certo sul piede di partenza per qualche destinazione esotica, ma piuttosto è concentrato sul portare avanti al meglio una proposta di collaborazioni e di contenuti che possa dimostrarsi sempre più variegata ed efficiente nel mostrare e coprire tutte le sfere d'
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