Arriva da oltreoceano una bruttissima notizia per la storia degli strumenti musicali e dell’audio pro: chiudono definitivamente le divisioni Carvin Audio e Carvin Amplifiers, dopo 71 anni di attività è davvero la fine di un’epoca e di un brand storico.
Di seguito il messaggio scritto sul sito web dell’azienda:
It is with a heavy heart we announce that the Carvin Audio factory will be closing its doors after 71 years. We are thankful for the many years we’ve had in this business and the support you all have given us.
We’d like to thank all of you for your devotion to our gear and championing us live and in the studio. We hope to see our gear live on in your musical lives for many years to come!
We have a limited supply of inventory which can be purchased at carvinaudio.com
La cosa non dovrebbe toccare la produzione di chitarre e bassi, anche se già nel 2015 questa è stata delegata alla Kiesel Guitars di Mark Kiesel, che ha diretto la divisione chitarre e bassi di Carvin sin dagli anni ’70.
In realtà si tratta di un ritorno al passato, visto che il nome risale al 1946 ed è quello originario dell’azienda: sarebbe diventato solo alcuni anni dopo “Carvin”, derivato dai nomi Carson e Gavin, i figli del patron e fondatore Lowell Kiesel.
Kiesel Guitars, oltre al proprio catalogo, si occupa quindi da 2 anni della produzione di chitarre e bassi marchiati Carvin, a dire il vero non così tanti visto che parliamo solo di qualche modello standard e alcune signature come quella dedicata a Jason Becker.
Insomma, pare che Carvin stia lentamente sparendo dalla circolazione e ciò è un peccato considerando la storia che si porta alle spalle. Basti pensare che ancora oggi gli amplificatori Carvin Legacy svettano sul palco del Re dei guitar hero, Steve Vai.
Come avete letto sopra, tutto il materiale in magazzino è ora in liquidazione con forti sconti, dagli amplificatori per chitarra e basso agli impianti audio, ai mixer, agli effetti a pedale ecc.
Se siete curiosi e magari volete accaparrarvi qualcosa collegatevi al sito ufficiale, anche perché a quanto pare saranno davvero gli ultimi pezzi prodotti, dopodiché il marchio sopravviverà solo nei mercatini dell’usato.
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