Salve MusicOffili, “I Am” è il primo disco solista del chitarrista e compositore Chicco Gussoni, ma andiamo per ordine, facendovi una brave panoramica su chi è esattamente Chicco Gussoni e qual è il suo ruolo nella musica del nostro paese da svariati anni. Nasce nella provincia di Varese a Busto Arsizio, figlio d’arte (il padre Silvio è stato un Direttore, Arrangiatore, Clarinettista/Sassofonista), muove i primi passi in ambito musicale frequentando giovanissimo il conservatorio Giuseppe Verdi di Milano e diplomandosi in Oboe.
Nasce poi la passione per la chitarra e non essendo semplice come oggi accedere al materiale didattico, acquista metodi, spartiti ed attraverso videocassette, dischi ed altro crea il proprio bagaglio musicale e culturale sulla sei corde.
Questo suo lavoro ho avuto modo di sentirlo molto e quello che appare subito al primo ascolto è che non è un disco per chitarristi. Ma come, ha lavorato con tantissimi artisti Italiani, Ramazzotti, Battiato, Nek è uno dei chitarristi fissi a San Remo ed il disco non è “per chitarristi”? Lasciatemi spiegare meglio…
In questo “I Am” si sente tutta la maturità di chi non ha bisogno di essere veloce con le scale, con il Tapping od altro, ma l’essenza di chi le tecniche e lo shredding lo ha vissuto in prima persona negli anni ’80, ’90 quando Satriani e Vai erano l’essenza del chitarrismo mondiale.
Questo lavoro di Chicco Gussoni lo può ascoltare attentamente un tastierista, un bassista, un sassofonista od una persona che in realtà non suona uno strumento, perché è piacevole oltre ad essere ricco di soluzioni armoniche di gusto; i suoni sono scelti in modo sublime e gli arrangiamenti curati al dettaglio. Le collaborazioni sono davvero preziose, due su tutte, Mike Landau nella prima traccia “Tremolous” è straordinario come Tony Levin nel brano “The Key”, unico. Nella 4 song “Meters” troviamo Filippo Neviani (Nek) al basso, l’armonia di quest’ultimo si basa su un bel riffettone, per poi passare ad un solo che strizza l’occhio al buon Steve Lukather.
In “My P.2” Chicco ci porta ad esplorare un panorama funky con un’armonia efficace e ben articolata, il suono che interpreta il tema principale è un cruch leggero e ben definito con una cura meticolosa per la dinamica, mentre nel pezzo “The Gift” il suono si gonfia per dare vita ad una ballad ricca di bending e vibrati di gran gusto!
Si sente tantissimo l’amore da parte di Chicco per il chitarrista dei Toto Steve Lukather, per Mark Knopfler ed anche per Mike Stern, pur sempre dimostrando tecnica e gusto personale. Vengono affrontati vari generi, si passa dal Rock con grossi riff di chitarra a momenti di Smooth Jazz; i suoni variano dai lead molto saturi ai clean cristallini. Chicco da anni suona come turnista con diversi artisti, noi lo abbiamo incontrato sul palco del teatro Colosseo di Torino al fianco di Nek, il quale ha partecipato attivamente suonando il basso in 2 brani di “I Am”.
Concludo dicendo che questo lavoro di Chicco racchiude la sua esperienza musicale, le ore passate sulla chitarra e sugli spartiti, ma sopratutto la cura di chi ha deciso di fare musica con passione e con cuore, peculiarità che dovrebbero essere sempre messe al primo posto di un compositore.
Line Up:
- Chicco Gussoni – Guitar
- Michael Landau – Guitar
- Josh Smith – Guitar
- Tony Levin – Bass
- Filippo Nek Neviani – Bass
- Lorenzo Poli – Bass
- Paolo Costa – Bass
- Pino di Pietro – Pianoforte, Fender Rhodes,Hammond
- Giovanni Boscariol – Hammond
- Marco Orsi : drums
- Luciano Galloni : Drums
Tracklist:
- Tremolus (feat. Michael Landau, Filippo Nek Neviani)
- The Key (feat. Tony Levin)
- Earthquake
- Meters (feat. Filippo Nek Neviani)
- My, Pt.1
- My Pt.2
- Speedball (feat Filippo Nek Neviani)
- Talkshow (feat. Josh Smith)
- The Gift
- Guitar Day
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