Comprare dal secondary ticketing è sbagliato.
Iniziamo così questa news che racconta di centinaia di fan che si sono presentati davanti ai cancelli del concerto dei Foo Fighters alla O2 Arena di Londra con biglietti acquistati su piattaforme online come Viagogo, che, come abbiamo potuto constatare nell’ultimo anno, sono al centro delle bufere del triste fenomeno di rivendita a prezzi molto maggiorati, a volte non senza la connivenza degli organizzatori.
Per questo, e lo abbiamo chiesto tutti a gran voce (per cui ora lamentarsi sarebbe un po’ paradossale), è arrivato il biglietto nominale, cioé un biglietto che viene stampato a nome del compratore e il cui ID scannerizzato deve corrispondere al documento di identità della persona fisica presente all’entrata del concerto.
Se così non è, sorry, no entry.
Che è la frase cui si sono trovati davanti le centinaia di fan con in mano biglietti pagati anche più di 700 sterline. Come è successo a una donna e suo marito, che hanno acquistato i biglietti proprio su Viagogo per riceverli solo pochi giorni prima dell’evento. Insieme a moltissimi altri compratori simili, si sono visti sfumare davanti agli occhi, a pochi metri dal palco, la possibilità di assistere al concerto della loro band preferita e, beffa oltre al danno, hanno investito a vuoto anche i costi di viaggio verso la capitale inglese.
Ovviamente è inutile dire che ci dispiace umanamente per tutte quelle persone che, in fondo, sono stati solo guidati imprudentemente dalla loro passione per la musica.
Ma una volta chieste e fatte le regole, sarebbe dovere di tutti noi rispettarle. Ed evitare quei sistemi per aggirarle che, pur sulla carta legali, hanno bisogno di varie indagini “sottocoperta” e comunque è piuttosto palese essere sconvenienti per tutti.
Bisogna mettersi l’animo in pace se non ci si riesce a procurare i biglietti, perché come in tutti gli ambiti è la domanda che crea l’offerta. E quindi, finché qualcuno comprerà un biglietto al 3/400% del prezzo originario, continuerà a esserci chi se ne approfitta.
Continueranno a mancare velocemente molti biglietti “dal conto” dei canali ufficiali di vendita.
Continueranno a esistere fan, noi o nostri prossimi (cui comunque bisognerebbe pensare come noi stessi…), che resteranno a bocca asciutta, perché non possono permettersi cifre così fuori da ogni logica.
La band di Concrete and Gold ha dichiarato “I Foo Fighters, la O2 e SJM sperano fortemente e sinceramente che in futuro TUTTI i fan comprino biglietti solo da siti autorizzati per assicurarsi che non siano truffati e defraudati dei propri soldi duramente guadagnati.“
Iniziamo comunque a familiarizzare con l’idea che le regole, sulla cui modalità di attuazione si può eventualmente discutere (al partire dal prevenire che i biglietti arrivino al secondary ticketing con mezzi, informatici e non, più efficaci), in questo caso hanno gridato a gran voce “chi è colpa del suo mal…“.
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